Quando i papaveri alzano al cielo
le loro corolle, corolle assetate,
dal loro cuore sgorga un rivolo di sangue, che sale, sale
al pergolato azzurro.
Filo di sangue che porta un angelo, gira, gira
, fratello, rivolgi
a me
il tuo viso luminoso !
Si voltò,
e vide il demonio,
cittadino dell'inferno,
oh, le corna del cervo,
una colonna, un Giuda, un Iago vide,
baciare la corona del cielo,
guardandomi male, avvolgendomi
con il suo ardore.
La selvaggia Ecate
risuonava e risuonava, ei cembali risuonavano nei mari notturni.
Oh, papaveri caotici,
corolle tremanti, infuocate che tremano,
non erano ospiti normali,
ma le vergini apocalittiche della notte.
Venivano, venivano gli indigenti,
migliaia, eserciti, generazioni...
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