Angelo mio, che i sogni innamorati
Soavemente riconforti e bei,
Che sorridi pietoso a’ lagni miei
E ridesti la mente ai dì beati,
Nume che i miei pensier distruggi o crei
Sol che mi volga i lumi addolorati,
O mi fuggi, o t’involi… e tempi e fati
Mio ti disser nascendo, e mio tu sei!
Amarti!… Oh se potessi, angelo mio,
Un istante seguirti oltre le sfere
Che mi contende questa fral natura,
Perennemente assorta in tuo pensiere,
Ritornerei l’eletta creatura
Inebrïata all’alito di Dio!
Mariannina Coffa Caruso |
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