Vien l'ottobre e, sopra il cielo,
di sue nebbie stende il velo;
improvviso s'alza il vento
con un lungo alto lamento.
Pur, che festa di colori,
che tripudio di canzoni,
che splendor, qua e là, di falci
e che porpora nei tralci.
Nel settembre generosa,
ora la terra si riposa
sotto un fremito di foglie;
pur già dentro il grembo accoglie
nuovi semi di lavoro:
i preziosi chicchi d'oro
che in un mese ancor lontano
diverran spighe di grano.
F.Fiorentina Castellino
Nessun commento:
Posta un commento