Ora l'autunno sfoglia le cime fiorite,
ora rivela i rami
scoperti intirizziti.
Cadono foglie e pampini
alla crudezza del vento,
come lodole stecchite.
L'Autunno caccia
grumi di nubi pigre
e fa scompigli:
il sole s'affaccia
e torna
tristezza e bonaccia.
Così t'avvolgi, cuore di nebbie,
ma le radici stanno rivolte al cielo:
- albero divelto è la vita
fuor dalla terra
onde beveva i giorni.
Novembre, incubo di ritorni,
desideri spietati,
impeti strozzati.
Novembre, fissità del tempo
giornate senza ore
fiume senza sponde
corrente senza bagliori: perplessità: nulla.
Gesualdo Manzella Frontini |
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