Martire
Sec. VI
Etimologia: Irene = pace, pacifica, dal greco
Emblema: Palma
Sec. VI
Etimologia: Irene = pace, pacifica, dal greco
Emblema: Palma
Sono
più d'una, nei calendari, le Sante con il nome di Irene. Nome bello nel
suono e nel significato, perché deriva dalla parola greca che significa
" pace ". La Santa Irene di oggi è una delle più note, grazie
soprattutto a una pittoresca leggenda che ha incontrato grande
popolarità in molti paesi, benché abbia ben poco di verosimile. Narra
dunque come Irene, nata nel Portogallo sulla metà del VI secolo, fosse
religiosa in un monastero di vergini consacrate a Dio. Benché modesta e
pudica, ella spiccava tra le consorelle per la sua eccezionale bellezza
di lineamenti. Si innamorò di lei un giovane signore, che più volte la
chiese in sposa. Irene gli fece capire come ciò fosse impossibile, e non
per sprezzo o antipatia, ma per restare fedele a un impegno più alto.
Al rifiuto, il giovane, sinceramente innamorato, si afflisse tanto da
ridursi gravemente ammalato. Spronata dalla carità, Irene si recò a
visitarlo, e lo consolò con parole così ispirate da far presto guarire
l'innamorato giovane. Ma la storia non finì lì. Un religioso indegno,
turbato dalla bellezza di Irene, tentò di corrompere la giovane, sua
penitente. Non riuscendovi, egli si vendicò atrocemente. Offrì alla
fanciulla una misteriosa bevanda, e poco dopo Irene mostrò i segni di
una prossima maternità. Lo scandalo dilagò. Lo seppe anche il primo
pretendente, il quale, giustamente si ritenne odiosamente beffato. Mandò
perciò un sicario per punire la donna, da lui ritenuta menzognera e
impudica. Il sicario recise con la spada la testa di Irene, poi ne gettò
il corpo nelle acque di un fiume. La corrente portò il corpo di Irene
fino al Tago, poi lo fece arenare presso la città di Scallabis; dove
viveva un Abate, zio della fanciulla. Avvertito in visione
dell'accaduto, l'Abate si recò in processione a raccogliere le spoglie
dell'uccisa. Non fu difficile comprovare l'innocenza della fanciulla,
Martire senza colpa. La sua vicenda commosse l'intera città, tanto che
da allora venne chiamata, non più Scallabis, ma Santarèm, cioè "
Sant'Irene ". Abbiamo già detto che questa popolarissima leggenda non ha
nessun fondamento reale. La Santa di oggi, la Santa Irene di Santarèm,
altro non è che l'immaginario " doppione " di un'altra Martire dallo
stesso nome.Sant'Irene, Martire di Tessalonica nei primi secoli, era
articolarmente venerata a Scallabis, dove si trovavano alcune sue
reliquie. La devozione per l'antica Martire orientale dette corpo alla
leggenda della Santa dallo stesso nome, ma con le fattezze di una
fanciulla portoghese. Si volle insomma rendere più edificante e
commovente un esempio di virtù e di eroismo, non però allo scopo di
ingannare i fedeli, ma al contrario per accrescere il loro zelo e
ravvivare il loro affetto per la Santa.
Fonte: Archivio Parrocchia
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