Veleno
Era in sostanza un alchimista e forse
aveva nel mondo una meta;
ma per disgrazia un brutto dì s'accorse
che invece era un poeta.
Forse è il contrario: era un poeta, un'aurea
sperduta figura d'artista;
ma un giorno si distrasse ed una laurea
lo proclamò alchimista.
Poetò, distillò, secondo i casi,
errando, annoiandosi assai.
Concentrò qualche volta acidi e basi,
ma il suo cervello mai.
Finché, sdegnato, ruppe le sue bocce
con tutti i suoi vani reagenti
e conservò soltanto alcune gocce
torbide, strane, ardenti,
che chiamò "versi" e versi son più o meno,
ma sanno di lacrime amare!
Le distillò lui stesso da un veleno
che non poté gittare,
che giornalmente gli corrode il cuore,
i nervi, la mente intristita,
ma ch'egli beve ancor come un liquore
Alberto Cavaliere
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