Se davvero muore il corpo solamente
e l’anima rinasce in corpo a n’altro
Io, ora uomo, prima che son stato?
Pecora, ciuccio, oppure un serpente?
E dopo io che sarò, una semenza?
N’albero? Qualche frutto prelibato?
Chi sa dove starò io situato:
se a solo, oppure in mezzo a tanta gente.
Ma io non mi faccio ‘sti ragionamenti;
so cosa son io, che son vissuto,
con tutto il buono e tutto il malamente,
E per quello che sono, sto appagato,
che, dopo, pur se non sono niente,
sarò sempre l’uomo che son nato.
Raffaele Viviani
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