La sua bottega, il marciapiede: era qui che il lustrascarpe lavorava, accovacciato a terra o inginocchiato, tra il viavai delle persone e il rumore del traffico. Ai suoi clienti offriva un servizio rapido, una tappa veloce, una sosta al bordo della strada di pochi minuti : i più attrezzati, proponevano anche comode poltrone, una occasione per leggere lil giornale o chiacchierare. Gli attrezzi non erano molti: una cassetta di legno dove i clienti appoggiavano i piedi, spazzole , panno e lucido da scarpe. Erano spesso giovani e bambini a svolgere questo mestiere per via dei miseri guadagni.
In Italia questo mestiere si diffuse durante la seconda guerra mondiale, con l'arrivo degli Americani. A Napoli, la categoria trovò un nome nuovo venne ribattezzata dall'inglese shoeshine, lustrascarpe che i napoletani pronunciavano Sciuscià.
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