O mia principessa prediletta
affrontare saprò la sorte,
non ci saranno ne mura ne porte
supererò per te qualunque vetta.
Incanterò con i miei madrigali
chi si ostina a tenerti prigioniera,
fosse gigante, drago o fattucchiera,
chi per amote t'ama mette le ali.
Dall'aborrito amplesso a liberarti
verrò con l'armi della poesia,
il re stavolta non potrà fermarti.
E, quando nasceranno i pargoletti
frutto del nostro amore, amata mia,
anche dal re saranno benedetti.
Zamblon
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