Vigila il bimbo, ride al suo sorriso,
piange al suo pianto, trema al suo penare:
non c'è, fra tutte le cose più care,
più cara cosa del suo dolce viso.
Dalla culla ove inconscio il figlio dorme,
a quando i primi passi incerto muove,
a quando della vita, egli, le prove
affronta, e i crucci a lui vengono a torme,
fin che guidar lo pu con fida mano,
fin che seguir lo può col fido amore,
tutti suoi sono i palpiti del cuore
dal primo giorno al giorno più lontano.
Madre! benigno sole, che ravvivi
e illumini e riscaldi a noi la vita,
il mondo è triste landa inaridita
per gli infelici che di te son privi!
Guido Fabiani
lunedì 24 febbraio 2025
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