mercoledì 19 febbraio 2025

La Sorgente]

Scendo dai ghiacci,
dai ghiacci distesi nel sole.
Scivolava a goccia a goccia
dai massi gelidi,
raccolta in breve onda verde,
sottile m'immersi nella terra buia.
Gorgoglia, gorgoglia,
sciaguatta, sciaguatta,
giù giù giù,si passa a traverso
si trova la via,la via senza fine.
La terra rivela segreti di vita.
Scintillano miche , aurate pagliuzze,
se appena un barlume rischiara la via. 
Toccato ho le piante, le forme animali
di tempi che furono: felci e ciclamini,
vermi e nautìli di secoli morti,
durissima pietra
Ne ebbi la smania di amar le creaturede
i tempi che sono e che saranno
Gorgoglia, gorgoglia,
sciaguatta, sciaguatta...
Conobbi la vita, bagnando le fini
radici di piante lontane a me ignote.
Sottili capelli parevano quelle
radici, e me sfioravano appena.
Ma al lieve tocco si sollevavano
gocce minute, e si lanciavano
attrarre dalle boccucce assetate:
salivano verso gl'ignoti tronchi,
verso i rami, e le foglie,
i fiori, l'aria,
e il gran sole.
Leggiera facevo il fresco viaggio:
gorgoglia, gorgoglia, sciaguatta, sciaguatta... 
Ed ora mi affaccio, ridendo mi spiccio,
mi vedo in me stessa, mi vedo e mi piaccio.
Più ancora mi piace la coppa, il macigno,
la felce che pende, il muschio che beve,
la via tutta aperta nell'aria, alla luce,
pel giro più grande, che ora mi aspetta.
Gorgoglia, gorgoglia, sciaguatta, sciaguatta... 

Giuseppe Fanciulli

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