sabato 3 febbraio 2024

Con la fretta non apprezziamo più niente.



Mi è capitato stando anni fa in ospedale di riflettere su tante cose.
Vi racconto un episodio semplice, semplice successo alla mia compagna di stanza, Una signora di 47 anni operata circa come me. 2 gg dopo l'operazione era a dieta idrica (già era contenta di poter bere tè).
Passarono i suoi dott. nel pomeriggio presto, domandandole come stava e lei disse che finalmente le avevano dato del tè.
L'assistente del Prof. le disse:- lo vorrebbe un gelato?
Che dite? la risposta fu....... altro che se lo vorrei!
2 minuti dopo aveva in mano una piccola coppettina di gelato confezionato.
Quel gelato gli durò un ora, se lo gustò più di quando stava bene e fosse andata nella miglior gelateria comprandosi un gelato gigantesco.
Quante volte andiamo anche con i bambini a prenderci un gelato dove crediamo che sia migliore e lo divoriamo in un momento.
Oramai siamo abituati a un tenore di vita che si mangiamo quello che ci piace ......ma......... non ci sentiamo fortunati in quel momento.
Viviamo una vita spasmodica perché oramai siamo abituati così.
Beh! Anch'io ero così.
Adesso (in toscana si dice ) ho provato il morso del lupo e se tutto andrà benino quando in estate rimangerò un gelato me lo godrò e penserò a chi non ne può mangiare per mille svariati motivi.
Lucia 🐞

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