isestili) è il 60º giorno del calendario gregoriano, mancano 306 giorni alla fine dell'anno. Il calendario gregoriano si applica dal 1582, anno della sua introduzione. Benché sia teoricamente possibile estenderlo anche agli anni precedenti, normalmente per questi si usa il calendario giuliano. Perciò sono bisestili tutti gli anni divisibili per 4, compresi quelli secolari, dal 4 al 1580 dell'era volgare. Per gli anni precedenti l'era volgare, invece, non ha senso applicarlo, visto che Ottaviano Augusto regolò definitivamente l'applicazione degli anni bisestili nell'8 a.C. I Romani aggiungevano il giorno in più dopo il 24 febbraio, che essi chiamavano sexto die ante Kalendas Martias (sesto giorno prima delle Calende di marzo); il giorno aggiuntivo si chiamava bis sexto die (sesto giorno ripetuto) da cui l'aggettivo "bisestile". Oggi i giorni di febbraio vengono semplicemente numerati a partire da 1, per cui normalmente si considera che il giorno aggiunto sia il 29. Per correggere questo slittamento, agli anni "normali" di 365 giorni (ogni 4 anni) si intercalano gli anni "bisestili" di 366. In questo modo si può ottenere una durata media dell'anno pari a un numero non intero di giorni.
giovedì 29 febbraio 2024
Il 29 febbraio del 0045 a.C. debutta il calendario Giuliano con il 1° anno Bisestile
29 febbraio Beata Antonia di Firenze 🙏
mercoledì 28 febbraio 2024
28 febbraio Beato Daniele Alessio Brottier
Autore: Antonio Borrelli
martedì 27 febbraio 2024
PREGHIERA A SANT’AGNESE
O ammirabile Sant'Agnese,
quale grande esultanza provasti
quando alla tenerissima età di tredici anni,
condannata da Aspasio ad essere bruciata viva,
vedesti le fiamme dividersi intorno a te,
lasciarti illesa ed avventarsi invece
contro quelli che desideravano la tua morte!
Per la grande gioia spirituale con cui ricevesti il colpo estremo,
esortando tu stessa il carnefice a conficcarti nel petto
la spada che doveva compiere il tuo sacrificio,
ottieni a tutti noi la grazia di sostenere
con edificante serenità tutte le persecuzioni
e le croci con cui il Signore volesse provarci
e di crescere sempre più nell'amore a Dio
per suggellare con la morte dei giusti
una vita di mortificazione e sacrificio.
Amen.
Gabriele
Gabriele
è un nome proprio di persona italiano maschile.
In tedesco, il nome è invece usato al femminile.
Deriva dal nome ebraico גַבְרִיאֵל (Gavri'el), composto da gebher (o gheber, "uomo", a sua volta derivante da gabhar o gabar, "essere forte") combinato con El ("Dio"): può quindi significare "uomo di Dio", "uomo forte di Dio", "forza di Dio", "fortezza di Dio", "Dio è stato forte" e via dicendo; alcuni di questi significati sono analoghi a quello del nome Othniel.
È un nome di tradizione biblica, portato da uno degli arcangeli, Gabriele, grazie al quale il nome si è inizialmente diffuso; egli è presente sia nell'Antico Testamento (dove appare a Daniele sia nel Nuovo Testamento, nel quale annuncia la nascita di Giovanni e Gesù rispettivamente a Zaccaria e a Maria ; è presente anche nella tradizione islamica, dove è colui che detta il Corano a Maometto e fa da tramite fra lui e Allah. Il nome ha ampia diffusione tra i nuovi nati in Italia: dall'undicesimo posto tra i preferiti nel 2004, è salito al nono nel 2006 fino ad arrivare al sesto nel 2007, 2008 e 2009. È invece recente il suo uso in Inghilterra: sebbene vi fosse diffuso già dal XII secolo, solo dal XX secolo ha acquisito una diffusione degna di nota
- Maschili: Gabbriele, Gabriello, Gabbriello
- Ipocoristici: Gabri, Gabrio, Lele, Gello, Bello
- Femminili: Gabriela, Gabriella
Varianti in altre lingue
- Antico slavo ecclesiastico: Гаврїилъ (Gavriilu)
- Arabo: جبريل (Jibril, Jabril)
- Asturiano: Garabiel
- Basco: Gabirel
- Bosniaco: Džibril
- Albanese: Xhibril, Xhevril, Gabriel
- Bulgaro: Гавраил (Gavrail), Гаврил (Gavril)
- Catalano: Gabriel
- Ceco: Gabriel
- Croato: Gabrijel
- Danese: Gabriel
- Ebraico: גַבְרִיאֵל (Gavri'el, Gavriel, Gabhri el)
- Finlandese: Kaapro, Kaapo, Gabriel
- Francese: Gabriel
- Galiziano: Gabriel
- Greco biblico: Γαβριηλ (Gabriel)
- Greco moderno: Γαβριηλ (Gavriīl)
- Inglese: Gabriel
- Ipocoristici: Gabby, Gabe
- Irlandese: Gaibriél
- Latino: Gabriel
- Lettone: Gabriels
- Lituano: Gabrielius
- Macedone: Гаврил (Gavril)
- Norvegese: Gabriel
- Olandese: Gabriël
- Polacco: Gabriel
- Portoghese: Gabriel
- Rumeno: Gavril, Gabriel
- Ipocoristici: Gabi
- Russo: Гавриил (Gavriil)
- Serbo: Гаврило (Gavrilo)
- Slovacco: Gabriel
- Sloveno: Gabrijel
- Spagnolo: Gabriel
- Svedese: Gabriel
- Tedesco: Gabriel
- Ucraino: Гавриїл (Havryïl)
- Ungherese: Gábor, Gábriel
- Ipocoristici: Gabi
- Yiddish: גאברעל (Gavrel)
27 febbraio Sant' Anna Line
domenica 25 febbraio 2024
25 febbraio Beata Maria Ludovica (Antonina) De Angelis
Carlo Goldoni
Goldoni è considerato uno dei padri della commedia italiana, come recita una targa affissa su Palazzo Poli, a Chioggia, città nella quale visse per qualche tempo e nella quale ambientò una delle sue opere più conosciute: Le baruffe chiozzotte. Annoverato tra le così dette "quattro coroncine", con Giovanni Meli, Carlo Porta, Giuseppe Gioachino Belli (da affiancare alle "tre corone" di Dante, Petrarca e Boccaccio), Carlo Goldoni è stato autore anche di numerosissimi libretti di opera lirica. Nacque a Venezia il 25 febbraio 1707, da una famiglia borghese di origini modenesi (città da cui provenivano i nonni paterni). Trovatosi in difficoltà finanziarie in seguito agli sperperi del nonno paterno Carlo, il padre Giulio si trasferì a Roma, lasciandolo con la madre Margherita Salvioni .Intrapresa la carriera di medico, il padre lo chiamò presso di sé, a Perugia. Si trasferì quindi a Rimini, per studiare filosofia, ma abbandonò lo studio, sia per nostalgia della madre, sia per seguire una compagnia di comici di Chioggia. Ebbe così inizio un periodo piuttosto avventuroso della sua vita, seguendo prima il padre nel Friuli, poi riprendendo gli studi a Modena ed elaborò le prime opere comiche, ancora in forma dilettantesca (Feltre, Il buon padre e La cantatrice). La passione per il teatro caratterizzò la sua inquieta esistenza. Con l'improvvisa morte del padre nel 1731, si dovette prendere carico della famiglia; tornato a Venezia, tentò inizialmente di completare gli studi presso il collegio Ghislieri di Pavia: venne tuttavia espulso, a causa di alcuni versi poco encomiastici scritti per alcune fanciulle per bene della città. Completò quindi gli studi a Padova, ed intraprese la carriera forense. Nel 1734 incontrò a Verona il capocomico Giuseppe Imer e con lui tornò a Venezia dopo aver ottenuto l'incarico di scrivere testi per il teatro San Samuele, di proprietà Grimani. Seguendo a Genova la compagnia Imer, conobbe e sposò Nicoletta Conio. Con lei Goldoni tornò a Venezia.Nel 1738 Goldoni diede al teatro San Samuele la sua prima vera commedia, il Momolo cortesan, con la parte del protagonista interamente scritta. A Venezia, dopo la stesura della sua prima commedia interamente scritta, La donna di garbo (1742-43), fu costretto a fuggire a causa dei debiti. Continuò a lavorare nel teatro durante la guerra di successione austriaca curando gli spettacoli di Rimini occupata dagli Austriaci; poi soggiornò in Toscana. Goldoni non aveva abbandonato i contatti con il mondo teatrale: fu convinto dal capocomico Girolamo Medebach a sottoscrivere un contratto come scrittore per la propria compagnia che recitava a Venezia al teatro Sant'Angelo. Nel 1748 torna a Venezia e fino al 1753 scrive per la compagnia Medebach una serie di commedie, in cui, distaccandosi dai modelli della commedia dell'arte, realizza i principi di una "riforma" del teatro. A questo periodo appartengono L'uomo prudente, La vedova scaltra e tante altre. Realizza inoltre altre sedici commedie, tra cui Il teatro comico, Il bugiardo, e ancora, fino a La locandiera e a Le donne curiose. Dopo aver rotto con il Medebach, Goldoni assume un nuovo impegno nel 1753 con il teatro San Luca, di proprietà Vendramin. Comincia quindi un periodo travagliato in cui Goldoni scrive varie tragicommedie e commedie. Fra le tragicommedie ebbe un gran successo la Trilogia persiana; tra le commedie si possono ricordare La cameriera brillante, ed il capolavoro Il campiello. Goldoni era ormai una celebrità nazionale. Tornato a Venezia, ebbe dei grandi risultati artistici con Gl'innamorati, commedia in italiano e in prosa, con I rusteghi, in veneziano e in prosa e con La casa nova e La buona madre. Nel 1761 Goldoni fu invitato a recarsi a Parigi per occuparsi della Comédie Italienne. Vitale fu l'ultima stagione per il Teatro San Luca, prima della partenza, ove produsse La trilogia della villeggiatura, Sior Todero brontolon, Le baruffe chiozzotte e Una delle ultime sere di carnovale. Giunto a Parigi nel 1762, Goldoni aderì subito alla politica francese, dovendo anche affrontare varie difficoltà a causa dello scarso spazio concesso alla Commedia Italiana e per le richieste del pubblico francese, che identificava il teatro italiano con quella commedia dell'arte da cui Goldoni si era tanto allontanato. Goldoni riprese una battaglia di riforma: la sua produzione presentava testi destinati alle scene parigine e a quelle veneziane. Goldoni insegnò l'italiano alla famiglia reale, alle figlie del re di Francia Luigi XV a Versailles e nel 1769 ebbe una pensione di corte. Tra il 1784 e l'87 scrisse in francese la sua autobiografia, Mémoires. La rivoluzione francese sconvolse la sua vita e, con la soppressione delle pensioni di corte, morì in miseria il 6 febbraio 1793, 19 giorni prima di compiere 86 anni. Le sue ossa sono andate disperse.
Acrostico di FAMIGLIA
sabato 24 febbraio 2024
Vittorio Gassman, (appunto su foglietto volante)
Saro Urzì
(Catania, 24 febbraio 1913 – San Giuseppe Vesuviano, 1º novembre 1979),
venerdì 23 febbraio 2024
Gli amici di provata fiducia
Gli amici di provata fiducia tienili attaccati alla tua anima ma non sciuparti la mano a forza di stringerla a ogni compagno.
Stefania Rotolo
(Roma, 23 febbraio 1951 – 31 luglio 1981)
è stata una cantante, conduttrice televisiva e showgirl italiana.
La sua carriera ha avuto inizio come ballerina, aiutata dalla madre, Martha Matoussek, una danzatrice austriaca giunta in Italia per entrare nel corpo di ballo delle Bluebelle, che si esibiva negli show di Erminio Macario. Nel 1964, entra a far parte dei Collettoni di Rita Pavone, nei quali già spiccavano artisti ancora sconosciuti, come Loredana Bertè e Renato Zero (suoi amici cari). Successivamente insieme a loro e ad altri, diventa una delle protagoniste della famosa discoteca romana Piper, dalla quale uscirono famosissimi artisti. Qualche anno dopo verrà notata da Franco Estill, che le propone di unirsi alla sua compagnia di danza, partendo per un tour in Messico. La permanenza dovuta al tour, doveva limitarsi a qualche mese, ma nel frattempo, conobbe l'amore della sua vita, un sassofonista brasiliano, Tyrone Harris. Decide così di seguirlo e di convivere presso Rio de Janeiro, dove allo stesso tempo perfezionò le sue doti di ballerina alla nota escola de samba di Joao Gilberto. Nel 1972 dalla relazione con il sassofonista, nacque Federica, che per motivi non del tutto chiari, il padre non volle riconoscere come figlia. Nel 1975, viene ingaggiata come attrazione nel Cantagiro. Prende parte successivamente, come ballerina nello spettacolo teatrale Felicibumta di Garinei e Giovannini con Gino Bramieri. Intanto nel, partecipa al film La mafia mi fa un baffo di Riccardo Garrone. E, successivamente, il suo debutto televisivo avviene come ospite di un recital di Charles Aznavour col quale duettò dando prova delle sue doti canore. Stefania si era a questo punto legata sentimentalmente a Marcello Mancini, giornalista ed autore televisivo. Allo stesso Mancini venne affidata l'ideazione di un nuovo programma televisivo. In quegli anni, la televisione di Stato era spesso monotona, e vi era il bisogno di ideare qualcosa di nuovo per soddisfare le esigenze dei giovani che rivendicavano uno spazio tutto per loro. Ottenuto un contratto con la Rai si distinse come una delle maggiori protagoniste della scena televisiva di fine anni settanta, conducendo alcuni programmi destinati prevalentemente al pubblico giovanile. Tale programma fu Piccolo Slam nel 1977, in onda sulla Rete Uno, oggi attuale Rai Uno. La conduzione di questo programma venne affidata a Stefania Rotolo e Sammy Barbot, ballerino, cantante e dj di origine caraibica. Entrambi incisero anche la sigla del programma dal titolo omonimo. La trasmissione ebbe un forte successo tanto che vennero raddoppiate le dodici puntate inizialmente previste, poi ne venne programmata una seconda stagione, nella quale venne incisa una nuova sigla dal titolo Go che si rivelò uno dei maggiori successi di Stefania. Sempre nel 1977, venne pubblicato un 33 giri denominato Uragano slam che contiene diverse cover. Inoltre, la sigla tv Go vinse il Telegatto come migliore Sigla Tv, e, il Premio Popolarità di Radio Montecarlo. Alla fine del programma Stefania intraprende un tour dal titolo Uragano slam, che ebbe un elevato successo e dal quale le venne affidato il soprannome di Ragazza uragano. La Rotolo venne poi ingaggiata in autunno da Enzo Trapani per il suo spettacolo Non stop. Incide anche la sigla, dal titolo Spaccatutto. La consacrazione definitiva della showgirl avvenne tuttavia con un'altra trasmissione serale di grande successo, Tilt condotta sulla Rai nel 1979 e diretta dal regista spagnolo Valerio Lazarov. Al suo fianco, il comico Gianfranco D'Angelo. La trasmissione si rivolgeva ad una fascia d'ascolto varia; oltre alle atmosfere dance per i giovani era previsto uno spazio dedicato ai bambini, quello della Baby music, dove Stefania ballava sulle note delle sigle dei cartoni animati più in voga del periodo, accompagnata da Enzo Paolo Turchi. Uno dei brani di questo periodo, che ebbe un notevole successo fu Marameo. La sigla finale di Tilt fu Cocktail d'amore composta da Cristiano Malgioglio che diventò il suo più grande successo discografico e che la pose all'attenzione della critica. Dal 1980 l'artista iniziò ad accusare i sintomi di un tumore uterino molto serio, in seguito alla quale dovette subire un intervento chirurgico che la tenne lontana dalla tv. Dopo la malattia partecipò ad un concerto che si tenne a Bussoladomani presso Viareggio dove in coppia con Renato Zero propose Cocktail d'amore. La malattia, la costrinse ad un forzato riposo. Proprio durante il riposo, la Rai le propose di interpretare la parte di Peter Pan in un musical al fianco di Vittorio Gassman che la rese felicissima. Il tumore era però giunto a uno stadio molto avanzato e non le lasciò scampo. Mentre era ricoverata a Villa Verde, succursale della clinica ginecologica dell'ospedale romano San Filippo Neri, fu colta da una grave crisi. Stefania Rotolo morì la mattina di venerdì 31 luglio 1981 lasciando sgomenti i suoi moltissimi ammiratori di tutte le età, così affezionati al suo sorriso e alla sua gioia di vivere. Il suo corpo è stato tumulato a Roma nel Cimitero di Prima Porta. Dal 1984, le è stato intitolato Il premio Stefania Rotolo, che viene assegnato ai più prestigiosi ballerini. Dopo la dolorosa morte di Stefania, nel 1981, il suo più grande amico, Renato Zero, le dedicò un brano, scritto dallo stesso Zero insieme a Marcello Mancini, dal titolo Ciao Stefania
giovedì 22 febbraio 2024
mercoledì 21 febbraio 2024
Margherita Bagni
La felicità ci rende gentili.
Ora, voi mi avete capito.!!!!!!
Dino Sarti
(Bologna, 20 novembre 1936 – Bentivoglio, 11 febbraio 2007) è stato un cantante e cabarettista italiano. È stato uno chansonnier e showman, ...
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Luisa Nason scrittrice dei primi del 900. Famose le sue poesie e i racconti per bambini .Molto presente nei testi dei libri di s...
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Nata a Busana sull'Appennino Reggiano (1898 - 1986) Scrittrice e poetessa che per cinquant'anni ha raccontato la sto...
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« Miei cari amici vicini e lontani buonasera » ( Palermo , 20 settembre 1902 – Rodello , 24 gennaio 2002 ) è stato un conduttore radio...