Questo giardino
difeso inutilmente
dagli spini di maclura. Anche i cani
li temono, le volpi. E il più furioso cinghiale
ha sanguinato.
Ho salvie rosse, un ricadente cedro.
E la fatica delle cicale
che si tramuta in canto. Sento passare il meridiano
accanto a me, tiepido anch’esso, portando aromi d’erbe
per molte terre, e resine
del nord su colori diversi;
……………….e il filo del parallelo
che tenero lo incide. Nomi di fumi e venti,
e le altitudini, che declinano verso il mare.
Ho tenerezze animali
tra i cespugli – ma uno verrà
come il sorriso più benevolo
e una mano sudata.
Schricchiolii di passi sulla ghiaia.
Pier Luigi Bacchini
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