(Wesselburen, 18 marzo 1813 – Vienna, 13 dicembre 1863)
è stato un poeta e drammaturgo tedesco considerato l'iniziatore di una visione artistica dell'esistenza umana improntata a una disperante e ineliminabile tragicità che ispirò la concezione filosofica del pantragismo, parola da lui coniata. Appartenente all'etnia tedesca dell'Holstein, che allora apparteneva ancora alla Danimarca,
Hebbel, figlio di un modesto muratore visse la sua prima età tra
umiliazioni e ristrettezze che s'incisero sul suo carattere che si formò
contraddistinto da uno deciso e forte spirito di rivalsa nei confronti
di ciò che la vita non gli aveva dato. Dopo la morte del padre per
sopravvivere lavorò come scrivano parrocchiale sino a quando, per
proseguire i suoi studi ad Amburgo, nonostante il suo orgoglio, non
esitò a ricercare ed ottenere aiuto facendosi mantenere prima dalla
scrittrice Amalie Schoppe (1791-1858), che gli fece pubblicare le sue
poesie sull'Hamburg Modezeitung, e successivamente dalla sartina Elise Lensing che lo amò, non sempre contraccambiata, per tutta la vita. Durante il suo soggiorno universitario ad Amburgo iniziò la sua produzione teatrale ispirata anche dalle lezioni che ebbe modo di seguire della filosofia di Schelling.Frequentò negli anni 1836-39 per brevi periodi le Università di Heidelberg e di Monaco. Approfittando di una borsa di studio ottenuta dal re Cristiano VIII di Danimarca visitò nel 1842, per completare la sua formazione culturale, le città di Parigi, dove conobbe Heine, Roma, dove rimase per un anno, e Napoli. Trasferitosi a Vienna
lasciò Elise Lensing e sposò la bella e ricca attrice Christine Enghaus
che gli diede aiuto spirituale e materiale per progredire nella sua
carriera di scrittore. Gli avvenimenti della rivoluzione del 1848
videro Hebbel, che agli inizi professava idee contestatrici della
società dell'epoca, accostarsi a posizioni politiche reazionarie.
Nonostante fosse travagliato da crisi depressive visse abbastanza sereno sino alla morte avvenuta in Vienna allìetà di 50 anni.
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