Credo nel potere che ha l’immaginazione di plasmare il mondo,
di liberare la verità dentro di noi,
di cacciare la notte,
di trascendere la morte,
di propiziarci gli uccelli,
di assicurarsi la fiducia dei folli.
Nella pace delle foreste sommerse,
negli orgasmi delle spiagge deserte,
nella poesia degli hotel abbandonati.
Credo nella bellezza di tutte le donne,
nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore;
nella loro calda tolleranza per le mie perversioni.
Credo nella morte del domani,
nell’esaurirsi del tempo,
nella nostra ricerca di un tempo nuovo,
nei sorrisi di cameriere di autostrada,
negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti.
Credo nella pazzia,
nella verità dell’inesplicabile,
nel buon senso delle pietre,
nella follia dei fiori.
Credo nel nulla.
Credo in Dalì, Tiziano, Goya, Leonardo, Vermeer, De Chirico,
Magritte, Redon, Dürer, Cheval, Böcklin, Francis Bacon,
e in tutti gli artisti invisibili rinchiusi nei manicomi del pianeta.
Credo nell’impossibilità dell’esistenza,
nell’umorismo delle montagne,
nell’assurdità dell’elettromagnetismo,
nella farsa della geometria,
nella crudeltà dell’aritmetica,
negli intenti omicidi della logica.
Credo nei voli, nell’eleganza dell’ala
e nella bellezza di ogni cosa che abbia mai volato,
nella pietra lanciata da un bambino
che porta via con sé la saggezza di grandi statisti.
Credo nella geometria senza limiti dello schermo cinematografico, nell’universo nascosto nei supermarket,
nella solitudine del sole,
nella loquacità dei pianeti,
nella nostra ripetitività,
nell’inesistenza dell’universo e nella noia dell’atomo.
Credo nella non esistenza del passato,
nella morte del futuro,
e nelle infinite possibilità del presente.
Credo nei progettisti delle piramidi,
dell’Empire State Building.
Credo nei prossimi cinque minuti.
Credo nella storia dei miei piedi.
Credo nell’emicrania,
nella noia dei pomeriggi,
nella paura dei calendari,
nella perfidia degli orologi.
Credo nell’ansia, nella disperazione.
Credo nel dolore.
Credo in tutti i bambini.
Credo nelle mappe, nei diagrammi,
nei codici, negli scacchi, nei puzzle,
negli orari aerei, nelle segnalazioni d’aeroporto.
Credo a tutti i pretesti.
Credo a tutte le ragioni.
Credo a tutte le allucinazioni.
Credo a tutta la rabbia.
Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni.
Credo nel mistero e nella malinconia di una mano,
nella gentilezza degli alberi,
nella saggezza della luce.
James G.Ballard
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