domenica 30 ottobre 2022
venerdì 28 ottobre 2022
giovedì 27 ottobre 2022
Il digiuno che piace al Signore
scopri Cristo che vive in loro.
Digiuna dal dire parole che feriscono:
riempiti di frasi che risanano.
Digiuna dall'essere scontento:
riempiti di gratitudine.
Digiuna dalle arrabbiature:
riempiti di pazienza.
Digiuna dal pessimismo:
riempiti di speranza cristiana.
Digiuna dalle preoccupazioni inutili:
riempiti di fiducia in Dio.
Digiuna dal lamentarti:
riempiti di stima per quella meraviglia che è la vita.
Digiuna dalle pressioni e insistenze:
riempiti di una preghiera incessante.
Digiuna dall'amarezza:
riempiti di perdono.
Digiuna dal dare importanza a te stesso:
riempiti di compassione per gli altri.
Digiuna dall'ansia per le tue cose:
compromettiti nella diffusione del Regno.
Digiuna dallo scoraggiamento:
riempiti di entusiasmo nella fede.
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù:
riempiti di tutto ciò che a Lui ti avvicina.
Spirito Santo, che hai condotto Gesù nel deserto,
dove Egli ha digiunato per quaranta giorni e quaranta notti,
per l'intercessione di Maria SS.,
Madre di Gesù e Madre mia,
aiutaci a digiunare così come tu vuoi.
Buonanotte e sogni sereni⭐️✨⭐️
mercoledì 26 ottobre 2022
Perchè alcuni uomini hanno un cane e non una moglie?
Accadde Oggi 26 ottobre 1860
martedì 25 ottobre 2022
Il potere del sorriso
lunedì 24 ottobre 2022
Parlando di Dio"🙏
domenica 23 ottobre 2022
Lettera alla speranza
La spiegazione
sabato 22 ottobre 2022
Preghiera davanti al Crocifisso -
illumina le tenebre de lo core mio.
Et dame fede diricta,
speranza certa e carità perfecta,
senno e cognoscemento,
Signore, che faccia
lo tuo santo e verace comandamento.
Amen.🙏
San Francesco di Assisi
illumina le tenebre
Dammi una fede retta,
speranza certa,
senno e discernimento per compiere la tua vera
Amen.🙏
San Francesco di Assisi
Ottobre ci colora le vie
Ottobre
ci colora le vie che portano all'inverno,
e lo fa con dei bellissimi
rossori,
sembra una fanciulla innamorata
che torna a casa dopo aver
ricevuto il suo primo bacio.
Enzo Cerusico
Enzo Cerusico è stato uno degli attori italiani più apprezzati negli anni settanta e ottanta. Figlio d'arte, esordisce a soli 8 anni interpretando una particina a fianco di Vittorio de Sica nel film Cuore. A questa seguiranno altre interpretazioni di ragazzini in film di genere degli anni cinquanta, la più notevole delle quali rimane il Tamburino Sardo. Nel 1957, dopo aver studiato recitazione, prosegue la sua carriera cinematografica interpretando ruoli sempre meno secondari, fa parte, nel 1959 del gruppo di paparazzi ne La dolce vita, successivamente inizia a lavorare nel teatro, dove si distingue nelle sue interpretazioni di opere quali Gente Magnifica e Il male del gelato, e soprattutto nella commedia musicale Meo Patacca, andata in scena nel 1967 al Teatro Sistina di Roma. Proprio grazie al successo di questo spettacolo, Cerusico viene notato da due funzionari della rete televisiva americana NBC, che gli offrono una scrittura. Si trasferisce quindi in California dove nel 1968 interpreta il personaggio di Tony Novello in un episodio dello spettacolo televisivo The Danny Thomas Hour. La sua interpretazione ha un impatto tale che il personaggio diviene co-protagonista insieme al criminologo Professor Woodruff di una serie di telefilm intitolata Tony e il Professore. Sarà proprio il personaggio di Tony, i cui telefilm verranno mandati in onda dalla RAI nel 1972 a portare Enzo Cerusico sulla cresta dell'onda della popolarità in Italia. In precedenza era apparso in alcuni sceneggiati televisivi, tra cui David Copperfield, nel 1965 ed Il Circolo Pickwick, ma sempre in parti di secondo piano. Gli anni settanta sono per lui un periodo pieno di lavoro e di soddisfazioni professionali, interpretando da protagonista lo sceneggiato Un'estate, un inverno, nel 1971 . Sempre nello stesso anno è protagonista de Il Tram, episodio della serie di telefilm La porta sul buio, dimostrò la capacità di Cerusico di interpretare anche ruoli drammatici. Cerusico interpreterà nel 1973, a fianco di Adriano Celentano il film Le Cinque Giornate, rappresentazione alquanto originale della famosa rivolta milanese. Nello stesso anno pubblica, come cantante, un 45 giri con le canzoni Er meno e Finimo qui. Nel 1978 interpreta con successo il personaggio di Vincenzo Peruggia nello sceneggiato televisivo Il furto della Gioconda. La notorietà acquisita oltreoceano gli vale inoltre la partecipazione in ruoli di rilievo nei film di produzione statunitense Magic Carpet, nel 1972, e Don't Push, I'll Charge When I'm Ready, nel 1977. Oltre all'attività teatrale e cinematografica, Cerusico lavora con successo in programmi radiofonici e nel 1972 scrive la sceneggiatura della versione cinematografica di Meo Patacca, che verrà interpretata da Gigi Proietti. Nel 1982 interpreta il personaggio di Muzio nello sceneggiato Verdi, e nel 1984 appare nel film Uno scugnizzo a New York . Proprio in questo periodo la sua salute comincia a declinare, costringendolo a diradare gli impegni. Interpreterà ancora il personaggio di Oguest nello sceneggiato L'Isola del Tesoro, nel 1986, e sempre nello stesso anno la serie di telefilm L'uomo che parlava ai cavalli. Fu questa la sua ultima interpretazione, prima che un tumore al midollo spinale ponesse fine alla vita di un simpatico e bravo attore, certamente tra i migliori della sua epoca. Nonostante la sua notorietà, Enzo Cerusico fu sempre molto riservato per quanto riguardava la sua vita privata, di cui i settimanali non ebbero quasi mai modo di occuparsi. Anche la notizia della sua morte, avvenuta nel 1991, divenne di pubblico dominio solo diverso tempo dopo, tanto è vero che il giorno esatto della sua scomparsa ancora oggi non è noto. Fu comunque un'amara sorpresa per i suoi numerosi ammiratori, che sino ad allora nulla sapevano del terribile male che lo sottrasse alla sua famiglia ed ad una brillante carriera artistica a soli 54 anni.
Sale fino per le pulizie!
Un Cristo senza croce, una croce senza Cristo
venerdì 21 ottobre 2022
PREGHIERA
Fa' digiunare il nostro cuore:
che sappia rinunciare a tutto quello che l'allontana
dal tuo amore, Signore, e che si unisca a te
più esclusivamente e più sinceramente.
Fa' digiunare il nostro orgoglio,
tutte le nostre pretese, le nostre rivendicazioni,
rendendoci più umili e infondendo in noi
come unica ambizione, quella di servirti.
Fa' digiunare le nostre passioni,
la nostra fame di piacere,
la nostra sete di ricchezza,
il possesso avido e l'azione violenta;
che nostro solo desiderio sia di piacerti in tutto.
Fa' digiunare il nostro io,
troppo centrato su se stesso, egoista indurito,
che vuol trarre solo il suo vantaggio:
che sappia dimenticarsi, nascondersi, donarsi.
Fa' digiunare la nostra lingua,
spesso troppo agitata, troppo rapida nelle sue repliche,
severa nei giudizi, offensiva o sprezzante:
fa' che esprima solo stima e bontà.
Che il digiuno dell'anima,
con tutti i nostri sforzi per migliorarci,
possa salire verso di te come offerta gradita,
meritarci una gioia più pura, più profonda.
Jean Galot, Ritorno alla sorgente
VISITANDINE
Siccome la santa era una religiosa ho pensato che fosse un Ordine ma non lo avevo mai sentito dire.
Oggi ho guardato su Wikipedia!
L'Ordine della Visitazione di Santa Maria (in latino Ordo Visitationis Beatissimae Mariae Virginis) venne fondato nel 1610 da san Francesco di Sales. Le monache sono popolarmente dette visitandine e pospongono al loro nome la sigla V.S.M.
Assieme a madre Chantal, componevano la comunità Jacqueline Favre e Charlotte de Bréchard. Inizialmente si era pensato di chiamare le religiose "figlie di santa Marta" oppure "oblate della Vergine", poi si pensò d'intitolare l'istituto alla Visitazione, mistero nascosto e non celebrato solennemente. Concluso l'anno di noviziato, il 6 giugno 1611 le tre religiose emisero, in forma semplice, la loro professione dei voti nelle mani di Francesco di Sales.
Le visitandine sono religiose di voti solenni (monache di clausura), dedite a vita di meditazione e preghiera. Sono organizzate in monasteri autonomi, retti da una superiora: alla fine del 2008, l'ordine contava 2.073 tra monache e novizie e 137 case.
Ci si salva restando fianco a fianco
giovedì 20 ottobre 2022
Non sei mai solo
QUESTA STRADA HA UN CUORE?
Antonio Maria De Luca
(Celle di Bulgheria, 20 ottobre 1764 – Salerno, 28 luglio 1828)
è stato un patriota e presbitero italiano,
l'organizzatore e la vittima più illustre dei moti del Cilento del 1828.
Appartenente alla Congregazione del Santissimo Redentore, dove sembra sia stato allievo di Alfonso Maria de' Liguori, dopo la laurea in teologia (1791), il canonico De Luca si dedicò all'insegnamento, dedicandosi inoltre alla predicazione in molte località del Regno di Napoli. Prese parte al dibattito politico nel regno di Napoli già alla fine del XVIII secolo. Carbonaro, aveva preso parte ai moti carbonari del biennio 1820-21 ed era stato deputato al Parlamento napoletano nel breve periodo costituzionale. Da deputato si batté in favore dei contadini, nelle nascenti lotte al latifondismo, contro la nobiltà e il clero cilentani; in questa occasione, fa dono ai contadini di Celle di parte delle sue proprietà terriere. L'avventura da parlamentare fu fugace come la costituzione di re Ferdinando e, alla restaurazione della monarchia, il De Luca fu uno dei principali sorvegliati speciali della polizia borbonica. Abbandonata la Carboneria aveva aderito alla setta dei Filadelfi. In occasione dei moti del Cilento del 1828 il canonico espose in un'omelia tenuta nel villaggio di Bosco i vantaggi della Costituzione (7 luglio 1828). All'arrivo delle truppe borboniche, dopo una breve latitanza, il canonico De Luca fu arrestato. Scomunicato dall'arcivescovo di Salerno, De Luca venne fucilato a Salerno il 28 luglio 1828. Il 19 settembre 2011 il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha scoperto una lapide intitolata al prete rivoluzionario, nella via a lui intitolata.
Incanto
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