Figlio del senatore del Regno d'Italia Carlo Torlonia, nel 1947 divenne presidente della banca del Fucino. Principe assistente al Soglio pontificio, fu consigliere laico della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, il massimo organo di governo del Vaticano. Fin dal 1875 il palazzo di famiglia di Via della Lungara a Roma aveva ospitato la Collezione Torlonia, il «museo d'antica scultura» che P. E. Visconti nell'introduzione al Catalogo del 1880 aveva definito: «Un immenso tesoro d'erudizione e d'arte» che «si è andato ammassando nel silenzio durante il corso di molti e molti anni». Nonostante la fama e l'importanza delle opere conservate, il museo non era aperto al pubblico; potevano accedere solo gli accademici che ne avessero fatto richiesta e gli iscritti nel cosiddetto Libro d'oro della nobiltà italiana. Nel 1947 Ranuccio Bianchi Bandinelli, allora Soprintendente di Roma e iscritto al Partito Comunista Italiano, preferì visitare le sale del museo di nascosto, travestendosi da custode, piuttosto che dover sottostare alle condizioni imposte dalla proprietà. Nel 1976 con l'espediente di una licenza per la riparazione del tetto del palazzo, circondato lo stabile con una fitta stuoia, il Torlonia trasformò senza le necessarie autorizzazioni le 77 sale del Museo in 91 appartamenti. Secondo Antonio Cederna le 620 opere di quella che era la collezione privata di statuaria classica più importante al mondo furono «accatastate l'una sull'altra come rifiuti di magazzino». Nel 1977 l'allora pretore di Roma Albamonte promuove un procedimento penale contro il principe Torlonia e sequestra prima il palazzo e poi la collezione. Mentre per l'abuso edilizio in sé interviene la prescrizione all'inizio degli anni '80 e un'amnistia consente il dissequestro e la restituzione delle opere d'arte, per quanto riguarda il reato contro il patrimonio storico-artistico nel 1979 Alessandro Torlonia viene condannato definitivamente dalla Corte di Cassazione. Secondo la Corte: «il trasferimento aveva comportato danni materiali e immateriali alla collezione» le cui opere erano conservate «in locali angusti, insufficienti, pericolosi stipate in maniera incredibile, addossate l’una all'altra senza alcun riferimento storico o di omogeneità» al punto da essere - si legge sempre nella Sentenza - «destinate a sicura morte dal punto di vista culturale». Tra il 2000 e il 2003, Walter Veltroni, allora sindaco di Roma, tentò senza successo di risolvere il caso offrendo gli spazi necessari alla collezione per trasformarla in museo. La proposta fu respinta: per rendere fruibile al pubblico la Collezione, Alessandro Torlonia chiese in cambio il permesso di costruire un grande edificio sul terreno di una sua villa storica vincolata e un garage sotterraneo. Padre di quattro figli, Carlo, Paola, Francesca e Giulio, è morto a 92 anni.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Giulio Bosetti
Giulio Bosetti (Bergamo, 26 dicembre 1930 – Milano, 24 dicembre 2009) è stato un attore teatrale, regista teatrale e attore cinematografi...
-
(Roma, 28 gennaio 1946 – Roma, 12 aprile 2019) è stata una cantante e astrologa italiana.
-
Luisa Nason scrittrice dei primi del 900. Famose le sue poesie e i racconti per bambini .Molto presente nei testi dei libri di s...
-
« Miei cari amici vicini e lontani buonasera » ( Palermo , 20 settembre 1902 – Rodello , 24 gennaio 2002 ) è stato un conduttore radio...

Nessun commento:
Posta un commento