IL RAGNO
Nell'ombra aperta tra due rami immoti
ho ritrovato la tela di ragno
che vidi ieri, ma il ragno non c'era.
E da tutto appariva
che non sarebbe ritornato più.
E ora senza ragno
che farà il ramo e l'ombra tra i due rami,
che farà il bosco e che farà la tela
che dell'ombra misura le distanze?
Si leva il vento e porta giù le spoglie
e qualcuna s'impiglia nella tela
un po' la sciupa, un orlo ne scompiglia.
Ragno ritorna, tu del bosco sei
l'anima ancora, l'anima dell'ombra,
tu geometra sapiente dello spazio
che tra due rami può alterare il vento
dai dell'ombra la stabile misura.
E l'autunno lo so che porta via
tutto, ma perché duri nel ricordo,
quel ciuffo, in cima, ha toccato di rosso.
di Alessandro Parronchi (1914-2007)

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