Cetra, t'appendo, addio.
Ignota al biondo Dio
I giorni miei vivrò!
Fra cento pastorelle
Per te mi ornai di fiori;
E m'invidiò Licori,
Filen m'accarezzò.
Or t'abbandono; e l'aura
Passando a te d'appresso
Ne desti un suon dimesso
Appena noto al cor.
Un suon che lento e placido
Lusinghi l'alma mia,
Un suon che dolce sia,
Ma che non sia d'Amor.
Angela Veronese
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