Una Ristampa? - Sì: non mi vergogno,
Donne, di dire a voi la verità;
Stampai la prima volta per bisogno,
Ed or ristampo per necessità;
Non è meglio che godano gli autori,
Che quegl'ingordi degli stampatori?
Voi però che capite la ragione,
Spero che niuna mi sarà contraria
Se faccio al libro mio l'Introduzione;
Perché l'introduzione è necessaria
In ogni cosa, sia pur buffa o seria,
Prima che uno scrittore entri in materia.
Ma, Donne, io che volete che vi scopra?
Al più, al più, quel che scoprir vi posso
È la miseria che mi trovo addosso.
Ma perché non vi spiaccia, o desti orrore,
L'orpellerò di lusinghier concento;
Così Frank, astutissimo dottore,
Ricoprìa le sue pillole d'argento;
E il fanciullin, che non sapea di più,
Vedeale belle, e le tirava giù.
Non crediate però, Donne mie care,
Che con questo libretto in poësia
Passar pretenda ai posteri; eh vi pare!
Ci voglion altre barbe che la mia!
Pur gioïrò se, dopo averlo letto,
Esclamerete: oh pazzo maladetto!
Qualche galanteria; ché non son cose
Qualche galanteria; ché non son cose
Coteste da pigliarsele in bernesco:
E poi, vi parlo da sincero amico,
Certe cose le faccio, e non le dico.
No, no: sol vi dirò, Donne mie belle,
Poiché mi ridon gli anni giovanili,
Come nacquero queste bagattelle,
Che da voi lette diverran gentili;
Ché pregio è sol di Voi, Donne adorate,
Il rendere gentil ciò che guardate.
Antonio Guadagnoli
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