La tela è stata dipinta da Michele Capobianco, pittore di Vitulano, nel 1904. L'opera si connette al ciclo pittorico del 1610, che il cardinale Odoardo Farnese fece affrescare al Domenichino a Grottaferrata. La scena è ispirata al “Bios” di San Nilo, redatta dal suo allievo San Bartolomeo. In questa si narra che, in risposta alla preghiera rivolta al Crocefisso di liberarlo da una tentazione, a San Nilo apparve la Croce con nostro Signore vivo. Alla invocazione del Santo: "Abbi di me pietà, o Signore, e dà la tua benedizione al tuo servo", il Signore, spiccata la mano destra dalla Croce, lo segnò tre volte; subito la visione divina disparve e, assieme ad essa, anche la tentazione e il tormento del Santo.
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