Ride Gennaio con gli auguri in bocca
mentre la neve fiocca fiocca fiocca.
mentre la neve fiocca fiocca fiocca.
Febbraio balla pur sotto l’ombrello,
ma di violette fiorito ha il cappello.
Marzo chiama le rondini: “Su, via,
tornate presto alla casetta mia”.
Vestito di ranuncoli e di velo,
Aprile scende dall’azzurro cielo.
Maggio arrossa i ciliegi e taglia i fieni;
squillan campane nei vespri sereni.
Spighe d’oro e papaveri ha nel pugno,
tra canti di cicale, il biondo Giugno.
Luglio spumeggia sui turchini mari,
e pesche e mele sparge nei pomari.
La prima pioggia che rinfresca il bosco,
chiama la gente a festeggiare Agosto.
Settembre imbruna l’uva e le castagne;
scendon le greggi dalle alte montagne.
Ottobre lava i tini e li prepara
per la vendemmia, così lieta e cara.
Novembre chiude gli usci, onora i Morti,
copre di foglie le contrade e gli orti.
Dì brevi, notti lunghe… Ecco è Natale.
Dicembre suona la sua pastorale.
Romana Rompato
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