sabato 23 gennaio 2021

Carlo Betocchi

 

(Torino, 23 gennaio 1899Bordighera, 25 maggio 1986)
è stato un poeta e scrittore italiano.
Fra i poeti ermetici è considerato una sorta di guida morale. Tuttavia, contrariamente a loro, fondava le sue poesie non su procedimenti analogici che evocano significati, ma su un linguaggio diretto, sul realismo e sulla tensione morale. Betocchi è stato paragonato a Giovanni Pascoli, a Umberto Saba, ai crepuscolari, a Clemente Rebora; ma nel Novecento il suo percorso risulta originale, fuori dalle correnti letterarie. Betocchi si trasferisce ancora piccolo a Firenze nel 1906 per seguire il padre, impiegato delle Ferrovie dello Stato, rimasto orfano per la morte del padre nel 1911 con i fratelli Giuseppe e Anna, viene educato dalla madre, la quale segue e cura con particolare attenzione la sua formazione spirituale, studia all'istituto Tecnico fiorentino con l'amico Piero Bargellini. Conseguito nel 1915 il diploma di perito agrimensore, frequenta la scuola ufficiali di Parma, ma la Grande Guerra incombe e tra il 1917 e il '18 viene inviato al fronte e partecipa alla prima resistenza sul Piave, nel 1919 parte volontario in Libia dove rimane per un anno. Betocchi in possesso del diploma inizia ad esercitare la professione di geometra nel campo edilizio, il lavoro lo porta in Francia e in diverse località dell'Italia centro-settentrionale, ritornato stabilmente a Firenze nel 1923 insieme a Piero Bargellini, Nicola Lisi e all'incisore Pietro Parigi collabora alla rivista Calendario dei pensieri e delle pratiche solari. Nel 1928, insieme a Bargellini, fonda la rivista Frontespizio, e partecipa fino al '38 allo sviluppo della rivista di ispirazione cattolica, nella quale nel 1934 pubblicherà nella rubrica La più bella poesia i suoi primi versi e la sua prima raccolta poetica Realtà vince il sogno (1932). Nel 1939 Betocchi lascia Firenze e si trasferisce a Trieste dove gli viene assegnata la cattedra di materie letterarie presso il conservatorio musicale di Venezia, tornato definitivamente a Firenze nel 1953 insegna con le stesse mansioni presso il Conservatorio Luigi Cherubini e continua a collaborare a varie riviste, tra cui La Chimera, La Fiera Letteraria e L'Approdo letterario, di cui rimane redattore fino al dicembre del 1977, anno di cessazione della prestigiosa rivista. Nel 1958 gli viene affidata la redazione della trasmissione radiofonica L'Approdo. Dal 1932 sono numerose le raccolte poetiche di Carlo Betocchi, da Realtà vince il sogno fino all'Estate di San Martino del 1961 e Un passo, un altro passo del 1967 e a Prime e ultimissime del 1974, Poesie del sabato 1980. Dopo la seconda guerra mondiale Betocchi aveva pubblicato Notizie di prosa e poesia (1947), Un ponte sulla pianura (1953), Poesie (1955). Nel 1999 è uscito Dal definitivo istante. Poesie scelte e inediti con poesie scelte di cui molte inedite. Carlo Betocchi muore a Bordighera, in provincia di Imperia, il 25 maggio 1986. È sepolto nel cimitero fiorentino di Trespiano.


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