Piccola classe allegra ove giungiamo
Ogni mattina, spensierati o mesti,
Piccola classe, io t'amo.
Amo le tue finestre soleggiate
su cui si posano vasi di geranio
Dalle foglie sfumate;
Amo l'ampio terrazzo a mezzogiorno,
Donde si spandon sole e aria insieme
Lietamente d'intorno;
Donde ci giunge, quando vien l'Aprile
Di fior, d'erbe lontane in fioritura
Un profumo gentile.
Amo i banchi coperti intieramente
Di strani geroglifici e di sgorbi
Di manine impazienti.
Su questi banchi spesso sospirammo
E col pensiero al sole, alla campagna
Deliziosi volammo;
Ma per tornare, deste di repente
Da una voce, da un grido, da una scossa
Allo studio esigente.
Banchi macchiati penseremo a voi
Quando l'età di piangere e soffrire
Sarà giunta per noi.
Quando l'allegra classe luminosa
Sarà un ricordo della giovinezza
Tinta di rosa.
Maria Vivante.
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