Si dice che il tempo non si ferma,
che nulla ne trattiene l’incessante avanzata,
lo si dice sempre con queste trite e ritrite parole,
eppure non manca chi si spazientisca per la sua lentezza,
ventiquattr’ore per fare un giorno,
pensate, e quando si arriva alla fine
si scopre che non è servito a niente,
il giorno dopo è di nuovo così,
sarebbe meglio che saltassimo
le settimane inutili per vivere una sola ora piena,
un folgorante minuto.
José Saramago
domenica 30 aprile 2023
Buonanotte⭐️🌙
GLI AVVOLTOI, I LADRONI E IL VENTO
.
La preda si spartivano su di un olmo due avvoltoi,
e la refurtiva all’ombra dello stesso albero due briganti .
Allorché questa scena il vento vide, fra sé disse:
«A due a due, in su nel cielo e in sulla terra i più turpi si dan convegno».
Giovanni Mazza
sabato 29 aprile 2023
BUONANOTTE☆] ☆]☆]
son le uniche che il vento non è riuscito a portar via
Ci sarà sempre una mattina
venerdì 28 aprile 2023
Tutti saggi stilisti nel consigliare l'abito del momento.
Adele Bei.....Le donne della Costituente
(Cantiano, 4 maggio 1904 – Roma, 15 ottobre 1976),
è stata una sindacalista e politica italiana, componente dell'Assemblea costituente, senatrice e deputata del Partito Comunista Italiano.Nata in una famiglia povera operaia fortemente politicizzata, nel 1920 sposò Domenico Ciufoli, tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia. Entrata anche lei nel partito nel 1925, espatriò con il marito in Francia, da dove compì numerosi viaggi clandestini in Italia per svolgere attività di collegamento tra militanti antifascisti. Nel 1933 venne arrestata e condannata dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato a diciotto anni di reclusione. Scontò sette anni e mezzo cui si aggiunsero due e mezzo di confino; fu liberata nell'agosto del 1943. Dopo l'8 settembre 1943, partecipò alla lotta partigiana a Roma, con il compito di organizzare le masse femminili. Insieme alle altre dirigenti del Partito comunista clandestino (Laura Lombardo Radice, Marcella Lapiccirella, Egle Gualdi ecc.), Adele Bei idea e organizza gli assalti ai forni delle donne romane, evitando le comunicazioni telefoniche ma, grazie ai passa parola, coinvolgendo il maggior numero di donne possibile: il 9 aprile, al Flaminio; tra il 20 e il 28 aprile, in Prati e al Trionfale; il 24 al Tiburtino III; il 28 e il 29 aprile, a Monte Sacro, Val Melaina e in Via Alessandria; il 3 maggio, ancora al Tiburtino III e l'azione si conclude cruentemente con l'uccisione di Caterina Martinelli, madre sei figli, per uno sfilatino nella borsa della spesa. Si risolve violentemente anche l'assalto al forno Tesei, il 7 aprile 1944, con l'eccidio di dieci donne presso il Ponte dell'Industria. Dopo la Liberazione, Adele Bei entrò a far parte della Consulta nazionale su designazione della CGIL. Nel primo congresso della CGIL tenuto a Firenze nel giugno del 1947, mentre la CGIL aveva firmato un accordo con gli industriali per portare il salario delle donne al 70% di quello degli uomini (quando la normativa fascista prevedeva un taglio del 50%), Adele presentò la Carta della lavoratrice in cui veniva richiesto che le donne a parità di lavoro ricevessero la stessa retribuzione degli uomini. Il 2 giugno 1946 fu tra le 21 donne elette all'Assemblea costituente italiana, dove sedette come componente del gruppo parlamentare comunista: in particolare lavorò nella Terza commissione per l'esame dei disegni di legge. Successivamente entrò al Senato nella I legislatura (1948-1953) unica donna fra i 106 senatori di diritto nominati in accordo con la III disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana. Fu poi eletta alla Camera dei deputati, sempre nelle file del partito comunista, nella II (1953-1958) e III (1958-1963) legislatura del parlamento repubblicano. Come componente della 10ª Commissione lavoro, si impegnò a fortemente a difesa delle categorie di lavoratrici donne più disagiate: mondariso, tabacchine, operaie agricole; chiamata a dirigere il sindacato dei lavoratori delle foglie di tabacco, composto in maggioranza di lavoratrici donne dal 1951 al 1960, sostenne con forza le loro battaglie ottenendo nel 1957 aumento di salario e misure previdenziali simili a quelle degli altri lavoratori.
Sveglia
Buongiorno & buon venerdì🍀🌞🌹
giovedì 27 aprile 2023
mercoledì 26 aprile 2023
Le donne della Costituente
per la prima volta in Italia le donne maggiorenni potevano votare e essere elette.
martedì 25 aprile 2023
Giulietta Masina
(San Giorgio di Piano, 22 febbraio 1920 – Roma, 23 marzo 1994),
è stata un'attrice cinematografica italiana.
Figlia del violinista e professore di musica Gaetano Masina e della maestra Angela Flavia Pasqualini, visse dall'età di quattro anni in poi a Roma. Frequentò il ginnasio e il liceo, poi incoraggiata dalla zia, cominciò a coltivare la passione per la recitazione. Sin dalla stagione 1941-1942 partecipò a numerosi spettacoli di prosa, danza e musica nell'ambito del Teatro Universitario. In quella seguente (la 1942-1943) entrò nella Compagnia del Teatro Comico Musicale dove si esibì come ballerina, cantante e attrice in diverse operette e commedie brillanti. Nel 1942 Giulietta incontra negli studi dell'EIAR Federico Fellini. Fellini, invece di rispondere alla chiamata alla leva, convola a nozze con Giulietta il 30 ottobre 1943. nel 1942 la giovane attrice interpreta il personaggio di Pallina, prima fidanzata e poi moglie bambina di Cico, in una serie autonoma intitolata Le avventure di Cico e Pallina, interrotta dopo quattordici puntate nel febbraio del 1947. La Masina e Fellini ebbero un figlio, Pier Federico, nato il 22 marzo 1945 e morto appena undici giorni dopo la nascita, il 2 aprile. Una tragedia che segnerà inconsciamente la coppia. Giulietta Masina muore il 23 marzo 1994, all'età di settantaquattro anni, per un tumore ai polmoni (cinque mesi dopo la scomparsa di Fellini avvenuta il 31 ottobre 1993). Prima di morire, chiese che fosse il trombettista Mauro Maur, autore del pezzo La sua tromba, a suonare ai suoi funerali. Entrambi sono sepolti nel cimitero di Rimini. La loro tomba è marcata dal monumento a forma di Le Vele opera dello scultore Arnaldo Pomodoro. Giulietta Masina esordì nel cinema nel 1948 in Senza pietà, dove interpretò insieme a Carla Del Poggio il ruolo della mondana. Ma è insieme al marito che raggiunse la notorietà a livello mondiale con il ruolo di Gelsomina nel film La strada (1954), poi con Il bidone (1955), Luci del varietà (1950). Nel 1957 raggiunse probabilmente l'apice della carriera nel ruolo di Cabiria nel film Le notti di Cabiria. Nel 1958 interpretò una commovente figura di donna in Fortunella poi Nella città l'inferno. Giulietta degli spiriti (1965) Ginger e Fred (1985). Nel 1945, dopo la fine della guerra si laureò in Lettere e Filosofia all'Università "La Sapienza".
Burt Lancaster
(New York, 2 novembre 1913 – Century City, 20 ottobre 1994),
è stato un attore e regista statunitense
Burt Lancaster nacque a Harlem, uno dei quartieri più poveri di New York, quarto dei cinque figli di James , impiegato postale di origine irlandese. Vinse una borsa di studio per meriti sportivi, ma vi rinunciò per dedicarsi alla sua più grande passione, fare l'acrobata. Insieme all'amico Nick Cravat diede vita al duo acrobatico Lang & Cravat e si esibì come trapezista in una compagnia che dava spettacoli in Virginia. Nel 1935 sposò una collega del circo, June Ernst, anche lei trapezista. Il matrimonio fu piuttosto breve. Nel 1941, dopo 10 anni di attività circense, si slogò un polso e fu costretto a trovarsi un'altra occupazione. Lavorò come commesso, poi in una fabbrica di refrigeratori, infine alle biglietterie per i concerti . Si arruolò volontario durante la seconda guerra mondiale. Nel giugno 1943 venne inviato prima in Africa settentrionale e successivamente sbarcò in Italia con le truppe alleate. Proprio in Italia incontrò Norma Anderson, ausiliaria dell'esercito, vedova di guerra e già madre di un bambino. Nacque un legame sentimentale che, dopo la fine della guerra, si concretizzò nel matrimonio. Norma darà a Lancaster cinque figli e la loro unione durerà ventitré anni. Nel 1945 fu notato per il suo fisico atletico e gli fu proposto la parte in un lavoro teatrale di Broadway,da cui nel 1952 sarà tratto anche il film Otto uomini di ferro. Lancaster girò il suo primo film, I gangsters (1946), che lo fece subito notare dalla critica e dagli spettatori, l'anno dopo con Forza bruta e in Le vie della città (1948. Erano tutti miei figli (1948). Una ulteriore prova drammatica fu quella de Il terrore corre sul filo (1948. Finalmente soddisfatto dei giudizi della critica, Lancaster si cimentò in una ulteriore sfida: La leggenda dell'arciere di fuoco (1950) gli permise di esibirsi in una serie di virtuosismi da ginnasta. Il corsaro dell'isola verde (1952), La valle della vendetta (1951), Pelle di rame (1951), Torna piccola Sheba! (1952). Nel 1953 Da qui all'eternità. Al film vennero assegnati ben otto Oscar, ma non a Lancaster, pur avendo ricevuto la nomination. Interpretò successivamente, Vera Cruz (1954), L'ultimo Apache (1954), Il vagabondo delle frontiere (1955), e La rosa tatuata (1955), che vide l'esordio di Anna Magnani in una produzione americana (interpretazione che valse all'attrice italiana l'Oscar alla miglior attrice). Nel 1956 arrivò finalmente l'occasione di realizzare un film sul mondo del circo. co-protagonisti Tony Curtis e Gina Lollobrigida e lo spettacolare risultato fu Trapezio . i film Sfida all'O.K. Corral (1957) e Piombo rovente (1958), Il figlio di Giuda gli consentì di vincere l'unico Oscar della sua carriera, anche se altre tre volte venne nominato come miglior attore:Da qui all'eternità, L'uomo di Alcatraz (1962) Atlantic City, USA (1980). Il pubblico italiano ricorda con grande rispetto per il ruolo del principe di Salina ne Il Gattopardo (1963). Il film ebbe un grande successo in Italia e in Francia. Nel 1964 e Claudia Cardinale. In seguito, dopo ben tre western, Io sono la legge (1971), Io sono Valdez (1971) e Nessuna pietà per Ulzana (1972), Burt Lancaster tornò al film d'azione con Scorpio (1973), Azione esecutiva (1973), Ultimi bagliori di un crepuscolo (1976) e La lunga notte di Entebbe (1977). Nel 1974 Lancaster tornò in Italia in Gruppo di famiglia in un interno, per il kolossal televisivo su Mosè. Nel 1976 interpretò il patriarca nel capolavoro Novecento, e un generale americano in La pelle (1981) . Colpito da un ictus, si spense nel 1994.
lunedì 24 aprile 2023
Ricorda.....
Guardatele in faccia le persone.
Se non siete in grado di fermarvi anche solo cinque minuti,
Ti ricordi il proverbio indiano…
cammina prima per tre lune nei suoi mocassini.”
Camminare, camminare e camminare ancora, uno a fianco dell’altro,
scambiandosi le scarpe, uno nelle scarpe dell’altro.
domenica 23 aprile 2023
Sandra Dee
(Bayonne, 23 aprile 1942 – Thousand Oaks, 20 febbraio 2005),
è stata un'attrice statunitense.
Originaria dello stato dello New Jersey è figlia di John Zuck e Mary Cymboliak (di origini ucraine). Successivamente i genitori divorziarono e la madre si risposò con Eugene Douvan. Il suo nome Alexandra venne abbreviato in Sandra quando iniziò a lavorare come modella, mentre il cognome venne sostituito in Dee come l'iniziale del suo patrigno. Iniziò la carriera di modella già all'età di quattro anni, ma ebbe successo e notorietà nel campo all'età di 12 anni. La grande occasione la ebbe nel 1957, all'età di 15 anni, con la partecipazione al film Quattro donne aspettano . Nel 1958 vince un Golden Globe come "Most Promising Newcomer". In seguito la sua carriera cinematografica giunge all'apice diventando celebre per le sue interpretazioni in ruoli da ragazzina ingenua in film come Lo specchio della vita, I cavalloni (1959). Soprattutto Scandalo al sole (sempre 1959) fece scalpore con scene osé per quei tempi. Da ricordare che ebbe ben 12 nomination a vari premi per le sue interpretazioni. A seguito di questi grandi successi di pubblico, Sandra conobbe Bobby Darin che divenne suo marito il 1º dicembre 1960, appena compiuti i 18 anni. In questo periodo girò con il marito alcune pellicole come Torna a settembre e Una sposa per due . Il 16 dicembre 1961 nasce il suo unico figlio Dodd Mitchell Darin, mentre dal marito divorzia nel marzo del 1967. Negli anni settanta la sua presenza sugli schermi divenne sporadica. Il suo personaggio resta fonte di ispirazione per la canzone Look At Me, I'm Sandra Dee, tratto dal celebre musical di Broadway del 1972 Grease. La canzone riapparirà nella versione cinematografica del 1978. La sua relazione con Bobby Darin è stata rappresentata in un film uscito nelle sale cinematografiche nel 2004, intitolato Beyond the Sea. Sandra Dee in un'intervista ha ammesso di aver sofferto per molta parte della sua esistenza di anoressia nervosa, depressione e alcolismo questo a causa delle violenze che aveva subito da piccola da parte del patrigno (come raccontato nel libro pubblicato nel 1994 dal figlio Dodd sulla vita dei genitori). Sandra Dee morì nel febbraio 2005 all'età di 62 anni per complicazioni renali. È sepolta nel "Forest Lawn Memorial Park Cemetery" ad Hollywood, non lontano da sua madre Mary, morta nel 1987.
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