domenica 31 luglio 2022
Auguri ! Oggi 31 luglio si festeggia l'onomastico di Ignazio.
sabato 30 luglio 2022
La Poetessa di Oggi Ada Bottini 📖🖋
COME TE CERRO, IO VORREI…
Voglio anch’io, nel mio tardo inverno
una chioma folta e rossiccia,
capace di resistere ai venti e alle intemperie
e radici salde nella terra
incuranti del gelo.
Come te cerro
ancora vestito nel bosco spoglio
testimone testardo di continuità di vita
ma flessibile al mutare delle stagioni
io voglio essere
Insegnami a resistere.
ADA BOTTINI
Il GRANDALA.


venerdì 29 luglio 2022
Tre pensierini🤓
Non restiamo indifferenti
Dobbiamo essere pieni di speranze
per noi e per i nostri figli.
Insegnamo loro a lottare per l'Ideale dell'Onestà.
Senza invidie per chi ha di più.
Spiegando che c'è chi ha molto meno.
Insegnamo l'amore e la fratellanza
e piano piano questo mondo risorgerà dalle ceneri.
*
è mettere un'etichetta ad una persona
senza conoscerla a fondo
...Riflettiamo.. .perchè dopo.....
.... quell'etichetta non gliela toglieremo più
e saremo sempre prevenuti.
*
per il semplice fatto che rispondi
con l'umore che hai al momento!!!!!
Se ti venisse rivolta la stessa domanda
in giorni o a ore differenti,
diversa sarebbe la risposta ........
Buon sabato🍉🍀


Madre dolcissima, 🙏

Il grano
dormivi nel solco celato
o piccolo chicco di grano
nel sen della terra adagiato:
la culla era calda, sicura,
vegliava su te la natura.
Sui campi deserti, silenti,
un umido velo discese,
poi freddi soffiarono i venti;
ma i solchi dal gelo difese
la neve, e coi bianchi mantelli
te, chicco, protesse, e i fratelli.
Ma giunse coi dolci tepori
di marzo il benefico sgelo.
Dal molle terriccio usci fuori
un verde, esilissimo stelo:
al sole di marzo cosi
il piccolo chicco fiori.
E crebbe, e la fragile spica
fu colma del nuovo tesoro
che premia l'umana fatica:
i solchi rifulsero d'oro.
Al sole, cantando, i coloni
raccolsero i biondi covoni.
ESTIVA
Distesa estate ,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini,
dell'albe senza rumore-
ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici,astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca;
stagione estrema,che cadi,
prostrata in riposi enormi;
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.
V.Cardarelli
Teresa Giovannucci
è stata una donna italiana che ha salvato la vita di otto persone ebree durante la seconda guerra mondiale e lo Stato di Israele le ha attribuito il titolo di "Giusto tra le Nazioni".
Nacque in un piccolo centro della provincia di Pesaro e Urbino, da una famiglia di modeste condizioni e giovanissima si trasferì a Roma per lavorare come domestica. Dopo un primo impiego, andò a servizio nella casa del rabbino Marco Vivanti che viveva nei pressi della Basilica di Santa Maria Maggiore con la moglie Silvia Terracina e le figlie, Emma ed Enrica. Teresa restò in quella casa per quasi tredici anni in un clima di reciproco affetto, ma fu costretta ad andarsene dopo l'emanazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, che impedivano ai Vivanti di avere una cameriera di razza ariana. Il rabbino le procurò un nuovo impiego presso una ditta che forniva i pasti agli operai del Palazzo del Littorio, dove ebbe modo di incontrare Pietro Antonini, muratore, che sposò e col quale si trasferì a Riano, vicino a Roma, nel 1942. Teresa tuttavia continuò a tenersi in contatto coi Vivanti, e quando il 30 settembre 1943 non li trovò in casa, ma li seppe nascosti in un retrobottega per sfuggire ai Tedeschi, li convinse a seguirla a Riano dove sarebbero stati più al sicuro. Pochi giorni dopo ci sarebbe stato il rastrellamento del ghetto di Roma. Teresa e il marito Pietro si sistemarono al piano terra della loro piccola abitazione, lasciando il piano superiore a otto persone: ai quattro membri della famiglia Vivanti si erano aggiunti Alessandro Dell'Ariccia, marito di Emma, e la loro bambina, Miriam, il fidanzato di Enrica e una nipote del rabbino. Poterono finalmente uscire dal nascondiglio e riprendere la loro vita solo all'arrivo degli Alleati, il 6 giugno 1944, giusto in tempo per sottrarsi alla condanna a morte per fucilazione emessa nei confronti di Teresa, di suo marito e degli otto ospiti ebrei e fissata il 10 giugno, scaturita probabilmente a seguito di una denuncia. Il gesto di Teresa Giovannucci e suo marito Pietro Antonini è stato onorato nel 1993 con una cerimonia in cui sono stati dichiarati Giusti tra le nazioni, riconoscimento concesso ai non ebrei che hanno salvato anche solo una persona ebrea dal genocidio nazista. Oltre a una medaglia, un attestato e altre onorificenze, è stato piantato in loro ricordo un albero nel Giardino dei Giusti di Gerusalemme.
Pioggia d'estate
giovedì 28 luglio 2022
La POETESSA di Oggi Silvina Ocampo 📖🖋
Non venire, ti scongiuro, con le tue pietre;
con il tuo antico orrore con i tuoi consigli;
con il tuo scudo splendente con il tuo specchio;
con la tua insolita vegetazione di edera.
In quell'albero il torcaza è mio;
non coprire la sua canzone con le tue urla;
Mi commuove, tocca il mio cuore,
ripudi il marmo della tua mano fredda.
Ho promesso di non guardare la tua faccia malvagia
ogni volta ho pianto da sola nella tua avara
desolazione. E se vieni da me,
quell'epica è almeno la tua vendetta
e non codardo, oscuro, impenitente,
accucciato in ogni ombra assente,
fingendo che la tua lancia non faccia mai male.
Tra rose, gelsomini che avveleni,
Perché non ti ho finito nella mia altra vita?
Fai fluire il sangue almeno dalla mia ferita,
Sono stanca di morire a malapena.
Silvina Ocampo
mercoledì 27 luglio 2022
Madre dolcissima,🙏
Madre dolcissima,🙏
Mamma dei cieli,🙏
Regina della Pace,🙏
quale colpa hanno quei bambini
che si sono svegliati sotto le bombe,
quale colpa hanno quelle donne
che saranno divise dai loro fanciulli,
dalle loro madri, dai loro padri.
Tu che conosci perchè lo hai vissuto,
l'amore che unisce una madre a un figlio,
aiuta i popoli in guerra.
La ferita nel cuore di quei bambini
è una ferita troppo grande da sopportare
e dunque fa che essi possano crescere
nella pace e non nella guerra.
Annulla in conflitto, entra nei cuori dei potenti
affinchè possano ragionare,
riempi le loro menti di buone intenzioni
e propositi e poni fine al disastro.
Fame, carestia, povertà sono terribili da sopportare
per ognuno di noi e non possiamo permettere
che questo avvenga ancora.
Rivolgiti al Creatore
e chiedi a Lui di fare giustizia,
quella vera giustizia che solo Lui,
il Verbo può mettere in pratica.
Amen🙏
Una foglia di alloro🌿
Claudio Gora
(Genova, 27 luglio 1913 – Rocca Priora, 13 marzo 1998),
è stato un attore e regista italiano.
Figlio del generale degli alpini Carlo Felice Giordana, dopo essersi laureato in Giurisprudenza fondò a Genova il "Teatro Sperimentale Luigi Pirandello". Esordì nel cinema nel 1939 come attore con Trappola d'amore di Raffaello Matarazzo. Proseguì l'attività con numerose parti da "attor giovine", tra cui Torna caro ideal (1939) di Guido Brignone, Signorinette (1942) di Luigi Zampa, La storia di una capinera (1943) di Gennaro Righelli, sul cui set incontrò la futura moglie Marina Berti, Nessuno torna indietro (1943) di Alessandro Blasetti, Resurrezione (1944) di Flavio Calzavara. Dopo la guerra, ottenne i primi impegni importanti in coproduzioni italo-francesi come La Certosa di Parma (1947) di Christian-Jaque e Maria Antonietta regina di Francia (1956) di Jean Delannoy. el frattempo esordì come regista con un'opera impegnativa, tratta dal romanzo-rivelazione di Giuseppe Berto, Il cielo è rosso (1950), alla quale fece seguito nel 1953 Febbre di vivere, un'indagine di ambiente e di costume sulle nuove generazioni, tratto da Cronaca, opera teatrale di Leopoldo Trieste. Nel 1960 diresse La contessa azzurra, film prodotto dall'armatore Achille Lauro . Il primo ruolo in film "d'autore" arrivò nel 1958 con La tempesta, kolossal storico-avventuroso di Alberto Lattuada. Fece seguito il ruolo di Remo Banducci in Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi, per il quale fu premiato con il Nastro d'argento per attore non protagonista. Nel 1960 girò I delfini di Maselli, Adua e le compagne di Pietrangeli, Tutti a casa di Comencini e Un amore a Roma di Risi. Altre interpretazioni di rilievo furono quelle di Una vita difficile (1961) e Fantasmi a Roma (1961), Il sorpasso (1962), Il processo di Verona (1963), Il medico della mutua (1968), Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969), Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica (1971), Gente di rispetto e La donna della domenica (1975). Marito dell'attrice Marina Berti, conosciuta sul set del film La storia di una capinera nel 1942 a Torino, Gora ebbe cinque figli, tutti impegnati nel mondo dello spettacolo: Andrea, Marina, Carlo, Luca e Cristina Giordana. Dal 2005, presso il Laboratorium Teatro di Roma, si svolge il "Premio Claudio Gora", concorso annuale dedicato al teatro di ricerca.
Come potrei non amarti.
Come potrei non amarti se alimenti il mio fuoco? Non sono stata io a baciarti e non è stato un gioco. Sono cotta a tal al punto che se tu n...

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« Miei cari amici vicini e lontani buonasera » ( Palermo , 20 settembre 1902 – Rodello , 24 gennaio 2002 ) è stato un conduttore radio...
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