Il vero culmine dell’estate dal punto di vista non solo termico ma anche dal punto di vista dei fenomeni legati alla calura estiva .
Ebbene è vero che il sole riscalda di più intorno al solstizio di estate. Ma il suolo - e soprattutto gli oceani che rappresentano i 70% della copertura terrestre - è un serbatoio che seguita ad immagazzinare calore giorno dopo giorno almeno fino alla fine di luglio. A questo punto ricordiamo che l’atmosfera, non si riscalda, come molti credono, per cattura diretta dei raggi solari in arrivo. Infatti, la maggior parte (l’80% circa) del calore solare raggiunge il suolo e da esso viene catturata. Il suolo a sua volta restituisce all’atmosfera sovrastante il 50% circa del calore assorbito attraverso i processi di riflessione, conduzione, convezione e soprattutto l’irraggiamento (il 70 % del calore assorbito). L’irraggiamento è la perdita di calore da parte del suolo per emissione di calore invisibile nell’infrarosso. Quindi se il suolo raggiunge il massimo accumulo di calore solare durante il solleone allora è ovvio che anche l’atmosfera sovrastante riceva dal suolo il massimo calore durante tale periodo dell’estate. Ma massimo calore catturato dall’atmosfera comporta anche massime temperature .
E la canicola?
I popoli antichi erano attenti osservatori del cielo perché, sulla base della periodicità dei fenomeni astronomici osservata nel corso di millenni, erano riusciti a costruire calendari precisi e determinare le date migliori per i lavori agricoli. In particolare, gli antichi Egizi avevano la necessità di prevedere le piene dei Nilo, sulle quali era basata la loro stessa sopravvivenza ed avevano notato che in un certo periodo dell'anno, verso la metà luglio, la stella Sirio, della costellazione del Cane maggiore, sorgeva appena prima del Sole, e poche settimane dopo tale data arrivava la piena del Nilo. Il nome Sirio deriva appunto dagli antichi Egizi che affidavano alla stella il compito di vigilare, appunto come un cane, sull'arrivo delle piene annuali del Nilo. Poi gli antichi Romani avevano denominato Sirio come "canicula", ovvero il piccolo cane della costellazione. E siccome Sirio sorge e tramonta con il Sole dal 25 luglio al 24 agosto, ovvero nel periodo più bollente dell'estate, quello solitamente denominato Solleone, allora la canicola è stata poi associata al periodo più caldo dell'anno.
Treccani: solleóne (ant. sollïóne) s. m. [comp. di sole e Leone (segno dello zodiaco), perché in questo periodo il Sole si trova in tale segno, entrandovi il 23 luglio]. – Denominazione del periodo di gran caldo che, nei nostri climi, comprende generalm. l’ultima decade di luglio e la prima metà di agosto. Per estens., il sole dell’estate, spec. nelle ore intorno al mezzogiorno; calura estiva
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