giovedì 31 dicembre 2020

Buonanotte 2020🌠

 


Felicità, serenità ed armonia
regni nella vostra casa e in quella di tutti
Vi auguro un anno di pace, serenità, amore, salute,
gioia, amicizia e che il mondo diventi meno egoista,
meno ladro, meno potere agli uomini che non lo meritano.....
Auguri
anche da parte delle stelle che brillano in
cielo per illuminare il nostro cammino.
Buon 2021 con un celestiale abbraccio stellare.
Lucia🍀🤞🥂🙏

Anna Longhi



(Roma, 31 dicembre 1934 – Roma, 13 maggio 2011)
è stata un'attrice e comica italiana.

L’indimenticata “buzzicona” del cinema italiano

Nasce a Roma, nel rione romano di Trastevere, dove vive fino all'età di dieci anni, per poi trasferirsi con la famiglia nel rione Monti. Debutta al cinema grazie all'incontro con Alberto Sordi, che diviene suo amico, e la chiama al proprio fianco come moglie nell'episodio Le vacanze intelligenti in Dove vai in vacanza? (1978) e ne il  Il tassinaro (1983), dove la soprannomina "buzzicona", e Un tassinaro a New York (1987). Nel 1992 e 1999, è presente in due produzioni cinematografiche internazionali, Un incantevole aprile di e  Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella. Dal 2008 è spesso apparsa nelle trasmissioni di Canale 5 Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque. Muore a Roma il 13 maggio 2011, all'età di 76 anni, a seguito di una polmonite che l'aveva colpita il 10 aprile precedente e dalla quale non si era ripresa, situazione aggravata anche da alcune complicazioni cardiache.

Due Ciliegi

 

Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.

web.

Buon anno

 

Buon anno ai troppi in affanno
cattivo anno a chi ha fatto il danno
buon anno a chi lo deve riparare

buon anno a chi deve avere
cattivo anno a chi non vuole dare

buon anno alla gente perbene
cattivo anno a chi procura pene

buon anno ai poveri veri
cattivo anno ai poveri per mestieri

buon anno ai bravi magistrati
cattivo anno a quelli un po' "sbadati"

buon anno alle donne per strada la sera
cattivo anno alle donne col corpo in carriera

buon anno a chi ha tanto e meritato
cattivo anno a chi ha tanto perché ha rubato

buon anno a noi senza soldi ne pane
cattivo anno a chi ci ha ridotti alla fame

buon anno ai licenziati che manifestano fuori
cattivo anno ai ricchi scommettitori

buon anno a chi fa il proprio dovere
cattivo anno a chi fa il mantenuto per mestiere

buon anno a tanti
fuorché ai politicanti.

 

Alexandre Cuissaedes

Cerchi nell'acqua

 

Una volta, in una piccola città, uguale a tante altre, cominciarono a succedere dei fatti strani.
I bambini dimenticavano di fare i compiti, i grandi si dimenticavano di togliersi le scarpe prima di andare a dormire nessuno si salutava più.
Le porte della chiesa rimanevano chiuse.
Le campane non suonavano più.
Nessuno sapeva più le preghiere.
Un lunedì mattina, però, un maestro domandò ai suoi alunni: "Perché ieri non siete venuti a scuola?"
"Ma ieri era domenica! " risposero gli scolari, "
La domenica non c'è scuola".
"Perché?", chiese il maestro.
Gli alunni non seppero che cosa rispondere.
Si avvicinava il Natale.
"Perché suonano questa musica dolce?".
"Perché sull'albero ci sono le candele?".
Nessuno lo sapeva.
Due amici avevano litigato: si erano insultati fino a diventare rauchi.
"Ora non ho più nessun amico"v pensava tristemente uno di loro il giorno dopo. E non sapeva che cosa fare.
La piccola città si faceva sempre più grigia e triste. La gente diventava ogni giorno più egoista e litigiosa.
"Ho l'impressione di aver dimenticato qualcosa", ripetevano tutti.
Un giorno soffiava un forte vento tra i tetti così forte da smuovere le campane della chiesa.
La campana più piccola suonò.
Improvvisamente la gente si fermò e guardò in alto. E un uomo per tutti esclamò:
"Ecco che cosa abbiamo dimenticato: Dio!".
*Se c'è speranza in questo mondo è solo perché risuona ancora il nome di Dio.
Milioni e milioni di persone gettano su questo nome le gioie e le
paure della propri a esistenza. E' l'unico nome che porta su di sé il peso dell'umanità e che dà un senso a tutto.
Anche per questo non possiamo rinunciare a pronunciarlo con rispetto e fiducia.*
(Bruno Ferrero, Cerchi nell'acqua)

 

Buon Anno

 


il saggio

 


2021

 


Acrostico

 

B uona
U mile
O fferta
N  ell'
 
A ugurare
N uove
N ascenti
O ccasioni
 
N ell'
U sare
O culatamente
V ere
O pportunità

Lucia

mercoledì 30 dicembre 2020

Anno bambino

 

Anno bambino che vieni
in questa notte serena,
di gioia i tuoi giorni sian pieni,
senza dolore nè pena.
Porta i pesci ai pescatori,
buon raccolto ai contadini,
i leoni ai domatori,
e i giocattoli ai bambini.
Porta i treni ai ferrovieri,
il lavoro agli operai
la farina ai panettieri
e che il pane non manchi mai
Web

Augurando a TUTTI, TUTTI un 2021

Stamani comincio Augurando a TUTTI, TUTTI un 2021 pieno di salute rinascita e chiacchiere con amici e parenti, all'insegna degli abbracci, sorrisi, solidarieta e altruismo.
Lucia 🥂🍀🤞

 

Buonanotte.

E che la notte possa essere piena di stelle,
che illuminino il tuo cammino
 nel dolce mondo dei sogni.

 

Una lacrima

 

Versare una lacrima
per le disgrazie di questo mondo
fa bene al nostro cuore,
ma evapora velocemente.

Un pensiero un gesto
per consolare una persona
è ben poca cosa
e costa poco sacrificio.

La persona che riceve il gesto
o la parola di conforto
prende coraggio per andare avanti
e anche se non ha voglia
le scappa un sorriso,
se non sulla bocca nel suo Cuore.

Aiutiamoci a vicenda
la vita piena di amici è meno pesante.

Lucia

Quella vita.......


 

Anno vecchio-Anno nuono


 

Troppo spesso.............


 

Dovete continuare........


Dovete continuare a crescere e a progredire.
Ogni giorno dovete introdurre qualcosa di nuovo nella vostra vita. La vostra responsabilità principale è nei confronti di voi stessi. Se non la pensate così, non potete dare niente a nessuno. Potete dare soltanto ciò che avete. Se diventate vivi, se attraversate il mondo a passo di danza, facendo cose pazze, diventate affascinanti. è l’affinità che ci avvicina, ma è la novità che ci tiene insieme. Siate saggi, siate stimolanti, siate eccitanti, condividete idee nuove, crescete, progredite, evolvetevi. Non siate mai prevedibili!”
Leo Buscaglia

 

Quando......


 

30....2020


 

Grande donna .....

 


Generosità

 


EUGENIO Auguri !!!


Chi ha questo nome oggi festeggia l'onomastico
Il nome ha origine greca e significa 'nato bene'. Nella storia furono quattro i papi che portarono questo nome e ben 21 tra Santi.
Eugenia invece si festeggia il 25 dicembre in onore di Santa Eugenia vergine, martire a Roma nel 262.
Diffusione: In Italia ci sono circa 76.765 persone di nome Eugenio. Suddivisione: Lombardia (22%), Lazio (9%), Veneto (8%), ..
Caratteristiche: Riflessivo e calmo, osserva le situazioni con occhio critico e attento, valutando scelte e possibilità nei particolari e prendendo di conseguenza le decisioni più opportune. La sua intelligenza fa di lui una persona decisamente stimata.
Significato: Ben nato, di nobile stirpe
Onomastico: 30 dicembre
Origine: Greca
Segno corrispondente: Gemelli
Numero fortunato: 3
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Argento
Ipocoristico: Geo, Gegio, Gene, Genio, Enio
Femminili: Eugenia[1]
Varianti in altre lingue
Albanese: Eugjeni
Asturiano: Euxeniu, Genuchu
Basco: Eukeni
Bulgaro: Евгени (Evgeni)
Catalano: Eugeni
Ceco: Evžen, Eugen
Croato: Eugen
Francese: Eugène
Galiziano: Uxío
Gallese: Owen
Greco antico: Ευγένιος (Eugénios)
Greco moderno: Ευγένιος (Eugenios)
Inglese: Eugene
Ipocoristici: Gene
Irlandese: Owen Eóghan Eoghan
Latino: Eugenius
Lituano: Eugenijus
Macedone: Евгениј (Evgenij)
Polacco: Eugeniusz
Portoghese: Eugénio
Portoghese brasiliano: Eugênio
Romeno: Eugen

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30 dicembre Sant' Eugenio di Milano


(VIII secolo – Milano, VIII secolo)
vescovo
Emblema: Bastone Pastorale
Non abbiamo quasi nessuna notizia certa su di lui, da Landolfo Seniore sappiamo che si trattava di un vescovo venuto in Italia al seguito di Carlo Magno, di cui era anche padre spirituale.A lui veniva attribuito il merito di aver difeso, durante un concilio a Roma, il Rito ambrosiano, contro i tentativi di abolirlo fatti da papa Adriano I e dallo stesso Carlo Magno. Per dirimere la questione i padri riuniti in concilio decisero di posare sull'altare della basilica di San Pietro i due messali romano e ambrosiano, dopo le porte della basilica furono chiuse e sorvegliate, e tutti pregarono e digiunarono per tre giorni. Quando furono riaperte le porte della basilica, i due messali erano ancora chiusi, ma miracolosamente si spalancarono tutti e due, ciò fu interpretato come un segno del Cielo che ambedue i riti avevano pari dignità. Il culto di sant'Eugenio oggi è considerato ufficialmente un culto locale dell'arcidiocesi di Milano, dove la memoria liturgica è fissata il 30 dicembre. La data del 30 dicembre come giorno della sua festa è legata al giorno in cui il suo corpo venne riesumato e traslato nella chiesa di Sant'Eustorgio luogo dove, nella sala capitolare conventuale, è conservata una statua del XII secolo che lo raffigura.
Wikipedia

 

martedì 29 dicembre 2020

Anno vecchio

 


I tuoi occhi, bambino,
sono il mio chiaro specchio:
o mio strano destino,
mi vedo vecchio vecchio.
Dodici mesi fanno
questa mia vita breve:
ieri gioia, oggi affanno,
ieri sole, oggi neve.
Vado, ormai vecchio e stanco;
e tu, che resti, aspetta;
lungo il sentiero bianco
l’anno nuovo si affretta.
 
Dina Mc Arthur Rebucci

Buona giornata 🍀🎄❄☔️


Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi Sogni,
perché c’e’ un’unica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
Non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.
Web

 

Buonanotte 🎄🌠


Dormivo e sognavo che la vita era gioia.
Mi svegliai e vidi che la vita è servizio.
Servii e m’accorsi che il servizio era gioia.”
R. Tagore

 

La verità e la falsità....


Si dice che la Verità sia nuda ed abiti in fondo ad un pozzo.....
Un giorno però, forse annoiata da quella sua profonda solitudine, uscì dal pozzo e s'avviò tra la gente.....
Bella Idea !
Subito i primi che la videro, se la diedero a gambe levate !
Allora la Verità provò a bussare a qualche casa, ma le sbatterono tutti la porta in faccia : nessuno voleva accoglierla !
La povera Verità, umiliata ed intirizzita, prese una strada di campagna ed ecco venirle incontro una bella Signora, tutta vestita di trine e di sete, impiumata come uno struzzo, ricoperta di gioielli, perdipiù falsi ma sfavillanti : era la Falsità !
" Oh, buongiorno ! " diss'ella cordialmente " ma cosa fai così sola soletta su questa strada sperduta ? "
" Lo vedi....." rispose melanconicamente la Verità "sto morendo di freddo : non c'è un cane che voglia accogliermi, scappano tutti non appena m'avvicino....."
" Eppure " replicò la Falsità " io e te siamo parenti strette; ciononostante, dovunque mi rechi, sono assai bene accolta ! Però capisco....." soggiunse ridendosela allegramente " tu fai male a presentarti troppo poco vestita ! Sai che faremo ? Riparati sotto il mio luccicante mantello e camminiamo insieme, da buone Sorelle : vedrai, converrà a tutte e due !
I Saggi accoglieranno me in grazia della Verità che nascondo e gli Sciocchi faranno festa a te perchè sarai frusciante delle mie sete ed abbagliante dei miei gioielli....."
Infatti la Verità, quando si presenta nuda e cruda, col suo volto disadorno è mortificata e respinta ( essa fa male e nessuno ha voglia di guardarla in faccia.....), riesce a rendere accetto agli uomini il suo insegnamento morale, se addolcisce l'amara pillola con un po' di Diplomazia, Tatto e Sapiente abilità...

Apologo scritto da Jean Pierre Claris De Florian, nel clima della Monarchia assoluta precedente la Rivoluzione Francese, ma il suo argomento è attualissimo !😯

 

IL VALORE DELLA VITA


Il valore della tua vita non sta in ciò che sai,
ma in ciò che riesci ad amare di ciò che sai;
puoi conoscere tante cose, ma se non riesci ad
amarle, il tuo sapere non vale nulla, e la tua vita
non vale nulla.
Il valore della tua vita non sta in ciò che
hai, ma in ciò che sei;
perché in realtà nessuno ha niente.
L’unica cosa che si può avere è…se stessi,
se hai te stesso hai tutto il mondo,
e la tua vita vale più del mondo.
Il valore della tua vita non sta in ciò che
pensi, ma in ciò che fai;
puoi pensare tutto il bene del mondo,
ma se non ti adoperi per farne almeno un po’,
è come se pensassi il male,
e la tua vita non vale nulla.
Il valore della tua vita si misurerà quando
starai per perderla.
Se lascerai il mondo un pochino migliore
di come lo hai trovato… allora sarà grande.
 
Omar Falworth

 

Filippo Tacconi

popolarmente noto come er gobbo Taccone, o Pippo er gobbo
(Roma, 29 dicembre 1805Roma, 1870),

fu un drammaturgo e attore teatrale italiano.
È noto per aver rifondato nell'Ottocento il teatro in dialetto romanesco.
 
Nacque da genitori di condizione civile. Sua madre morì nel darlo alla luce. Spinto dal padre militare, nel 1820 si arruolò nell'esercito pontificio. Ottenuto però nel 1825 il congedo, preferì occuparsi come cuoco presso la famiglia baronale degli Orsini. Nel frattempo cominciò a frequentare i teatri, e a prendere parte alle prime recite in compagnie di filodrammatici. Passato a lavorare come uomo di fatica in un negozio di caffè, gli occorse un incidente mentre stava alzando un grosso peso e, slogatasi la spalla destra, rimase gobbo. Questa menomazione si rivelò paradossalmente la sua fortuna perché lo forzò ad impegnarsi a tempo pieno nell'attività teatrale. Nel 1834 agiva in Roma l'attore e capocomico Giovan Battista Trabalza, per far colpo sulla piazza romana, decise di mettere in scena un lavoro in dialetto romanesco, e cercò la collaborazione di Tacconi e del suggeritore.  Tacconi e Sansoni ne rielaborarono la materia e scrissero il Duello de Marco Pepe e Meo Patacca, dando vita alla prima commedia teatrale interamente scritta in romanesco e in cui assumeva un peso centrale la figura di Marco Pepe. Posta in scena al Pallacorda, il successo fu enorme e spinse il Trabalza ad accordare centinaia di repliche. Nel biennio 1835-1836 cominciò i primi esperimenti per realizzare una compagnia propria, ma nel 1839, tornato nella compagnia Trabalza, sostituì un celebre caratterista  per la parte di Marco Pepe.  Tacconi dette gran prova di sé, riuscendo a trascinare il pubblico con la sua mordente comicità. Era questa sua un'attitudine che gli avrebbe attirato le censure dell'autoritario governo pontificio. Celebre la frecciata che lanciò dal palcoscenico del Valletto in una sera del carnevale 1860, per dirla con un verso di Augusto Marini, doppo le botte de Casterfidardo, quando i soldati del papa - tra cui i palatini - furono sonoramente battuti dalle truppe italiane guidate da Vittorio Emanuele II. Finita la serenata licenzia i suonatori promettendo loro una ricompensa. Una sera, al secondo atto, e appunto dopo la tarantella, Marco Pepe, ossia il Tacconi, si rivolse agli amichi che l'aveveno accompagnato co li soni, e variando, d'un lampo, la solita battuta grida loro: «Addio, rigazzi, andatevene ar caffè del Rampino, e aspettateme là defora, che doppo ch'averete presa l'acquavita, vierò io e v'arigalerò er ciammellone». Pijjà l'acquavita in romanesco significava prenderne di santa ragione. Il pubblico proruppe in uno scoppio d'applausi mentre i gendarmi, volati sul palcoscenico, presero Tacconi, lo legarono e lo condussero subito alle Carceri Nuove. Nel '42-'43 fu impresario al Teatro Pace dove, insieme con la sua compagnia, presentò una troupe di acrobati, detti Alcìdi, da lui stesso composta. Nel 1859 calcò le scene del Teatro delle Muse La compagnia in dialetto romanesco e vaudevilles diretta da Filippo Tacconi, che nello stesso anno inaugurò la stagione al Capranica, con il Meo Patacca musicato da Galanti. Nel 1863 tentò la fortuna fuori Roma, ma ad Ancona, dopo tanti successi, fu sonoramente fischiato. Fu un colpo durissimo, dal quale il Tacconi non seppe più riprendersi. Lasciò allora il testimone a Pippo Tamburri e si ritirò dalle scene nel 1868. Morì pochi anni dopo in povertà.


Un consiglio...........


 

Le campane......


 

TOMMASO

 

Il nome deriva dall'aramaico Taóma e significa 'gemello'. Nel Nuovo Testamento, Tommaso è quello che tra i dodici apostoli non crede alla resurrezione di Cristo. L'onomastico viene festeggiato il 28 gennaio in ricordo di San Tommaso d'Aquino, detto 'Doctor Angelicus', morto a Fossanova nel 1274.
E' patrono dei filosofi, dei librai, degli scolari, delle scuole cattoliche e dei teologi. Viene invocato contro i reumatismi.
Diffusione: In Italia ci sono circa 75.755 persone di nome Tommaso. Suddivisione: Puglia (17%), Lazio (17%), Campania (13%), ..
Caratteristiche: dotato di grande intelligenza, predilige le attività informatiche e da svolgere in solitaria; non particolarmente predisposto a lavorare in gruppo e ai cambiamenti di opinione, risulta essere testardo, ma comunque bravo in quel che gli piace fare.
Significato: gemello
Onomastico: 28 gennaio (san Tommaso d'Aquino)
Origine: Aramaica
Segno corrispondente: Cancro
Numero fortunato: 2
Colore: Blu
Pietra: Zaffiro
Metallo: Rame
Varianti maschili: Tomaso, Tomasso, Tommasino, Maso
Varianti femminili: Tommasa, Tommasina
Varianti estere / Maschili: Thomas (inglese, francese e tedesco), Tomas (spagnolo)

Purtroppo🥹