mercoledì 7 febbraio 2018

Addio


Addio
Da pesare una lacrima accorata
Non germogliare, no, dai tuoi begli occhi:
Perché piangere la mia morte se la mia vita
Era una terra desolata di spine e spine?

Non può essere la mia luce il dolce splendore
Ciò versa il tuo allievo in effluvio,
Ed è il mio inferno che si irradia dal ring
Che altro posto nella tua mano, Lucila.

Cosa avrebbe trovato questo povero pelegrino
Verso un deserto infinito lanciato?
Oleandri e cicuta sulla loro strada?
Oh, non ce ne sono nella tomba ghiacciata!

Nel mare tempestoso della vita
L'amore è il porto della bonanza;
E dove guidare la mia nave da guerra
Se il mio amore è amore senza speranza?

Vieni al raggio di piombo, che per fortuna oggi
Sulla mia fronte, minacciosi oscillano;
E nell'oscura dimora della morte
La pace recupera il tuo cuore, Lucila!

Estanislao del Campo

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