Vergine
Norcia, Perugia, ca. 480 - Montecassino, Frosinone, ca. 547
Patronato: Suore
Emblema: Colomba, Giglio
Il nome
di Scolastica, sorella di Benedetto da Norcia, richiama al femminile
gli inizi del monachesimo occidentale, fondato sulla stabilità della
vita in comune. Benedetto invita a servire Dio non già "fuggendo dal
mondo" verso la solitudine o la penitenza itinerante, ma vivendo in
comunità durature e organizzate, e dividendo rigorosamente il proprio
tempo fra preghiera, lavoro o studio e riposo. Da giovanissima,
Scolastica si è consacrata al Signore col voto di castità. Più tardi,
quando già Benedetto vive a Montecassino con i suoi monaci, in un altro
monastero della zona lei fa vita comune con un gruppetto di donne
consacrate. Gregorio Magno parla
di lei solo in riferimento a Benedetto, solo all’ombra del grande
fratello, padre del monachesimo occidentale. Ecco
la pagina in cui li troviamo insieme. Tra loro è stato convenuto di
incontrarsi solo una volta all’anno. E Gregorio ce li mostra appunto
nella Quaresima (forse) del 542, fuori dai rispettivi monasteri, in una
casetta sotto Montecassino. Un colloquio che non finirebbe più, su
tante cose del cielo e anche della terra. L’Italia del tempo è una
preda contesa tra i Bizantini del generale Belisario e i Goti del re
Totila, devastata dagli uni e dagli altri. Roma s’è arresa ai Goti per
fame dopo due anni di assedio, in Italia centrale gli affamati
masticano erbe e radici. A Montecassino passano vincitori e vinti;
passa Totila attratto dalla fama di Benedetto, e passano le vittime
della violenza, i portatori di tutte le disperazioni, gli assetati di
speranza...Viene l’ora di
separarsi. Scolastica vorrebbe prolungare il colloquio, ma Benedetto
rifiuta: la Regola non s’infrange, ciascuno torni a casa sua. Allora
Scolastica si raccoglie intensamente in preghiera, ed ecco scoppiare un
temporale violentissimo che blocca tutti nella casetta. Così il
colloquio può continuare per un po’ ancora. Infine, fratello e sorella
con i loro accompagnatori e accompagnatrici si separano; e questo sarà
il loro ultimo incontro. Tre
giorni dopo, leggiamo nei Dialoghi, Benedetto apprende la morte della
sorella vedendo la sua anima salire verso l’alto in forma di colomba. I
monaci scendono allora a prendere il suo corpo, dandogli sepoltura
nella tomba che Benedetto ha fatto preparare per sé a Montecassino; e
dove sarà deposto anche lui, morto in piedi sorretto dai suoi monaci,
intorno all’anno 547.
Autore: Domenico Agasso
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