Due mondi – e io vengo dall’altro.
La soglia, qui, non è tra mondo e mondoné tra anima e corpo,
è il taglio vivente ed efficace
più affilato della duplice lama
che affonda
sino alla separazione
dell’anima veemente dal corpo delicato
– finché il nocciolo ben spiccato ruoti dentro la polpa –
e delle giunture degli ossi
e dei tendini dalle midolla:
la lama che discerne del cuore
le tremende intenzioni
le rapinose esitazioni
Due mondi – e io vengo dall’altro.
Cristina Campo

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