domenica 28 dicembre 2025

Maggie Smith

Dame Margaret Natalie Smith 
(Ilford, 28 dicembre 1934  Londra, 27 settembre 2024)
è stata un'
attrice britannica

Tra le più apprezzate attrici cinematografiche britanniche, nel corso di una carriera durata per sette decenni accumulò numerosi riconoscimenti tra cui sette BAFTA (di cui uno speciale e uno alla carriera), cinque Screen Actors Guild Award, quattro Emmy Award, tre Golden Globe (su dodici candidature), due Premi Oscar e un Tony AwardMaggie figlia terzogenita dopo i due fratelli maggiori, i gemelli Alistair e Ian, di Nathaniel Smith, professore di patologia all'Università di Oxford, e di Margaret Hutton Little. Dopo aver frequentato la "Oxford School for Girl", studiò recitazione alla "Oxford Playhouse School". Nel 1959 entrò a far parte della più prestigiosa compagnia inglese, quella dell'Old Vic (di cui fu membro fino al 1963, anno dello scioglimento della compagnia), e negli anni seguenti si distinse come superba interprete di opere classiche e contemporanee. Cominciò la sua carriera ancora molto giovane a teatro, sui palcoscenici inglesi dell'Oxford Playhouse, facendosi in breve un buon nome come interprete shakespeariana. Trasferitasi negli Stati Uniti, oltre a continuare la sua attività sul palcoscenico, si dedicò esclusivamente al cinema. Il suo debutto come attrice televisiva avvenne nel 1955 in uno show della BBC. Dopo alcune parti di poca importanza, nel 1958 ottenne il primo ruolo da protagonista nel film Senza domani di Seth Holt, che le valse la candidatura ai BAFTA Awards come miglior attrice debuttante. Da lì in poi il cinema le offrì parti sempre più importanti in celebri film. Nei primi anni Sessanta interpretò ruoli secondari, ma incisivi, in I cinque ladri d'oro (1962) di Michael TrumanInternational Hotel (1963) di Anthony Asquith, accanto a Elizabeth Taylor e Richard Burton, e Il magnifico irlandese (1965) di Jack Cardiff, dove affiancò Rod Taylor e grazie al quale ottenne la seconda candidatura ai BAFTA. Ma il ruolo che la consacrò definitivamente icona del cinema fu quello di Desdemona in Otello (1965), film di grande successo dove affiancò Laurence Olivier. Acclamata dalla critica, ottenne la candidatura ai Golden Globe come miglior attrice e la prima delle sue tante candidature all'Oscar come miglior attrice non protagonista. Durante gli anni Ottanta interpretò Scontro di titani (1981) di Desmond DavisQuartet (1981) di James IvoryDelitto sotto il sole (1982) di Guy Hamilton, tratto da un romanzo di Agatha ChristieProfumo di mare (1983) di Bryan Forbes, con David Niven e Art CarneyPranzo reale (1984) di Malcolm Mowbray, in cui diede un'interpretazione particolarmente ironica, e Camera con vista (1985) diretta da James Ivory, in cui interpretò Charlotte, dama di compagnia di Helena Bonham Carter, ruolo che le fece guadagnare un'altra candidatura all'Oscar e il secondo Golden Globe come miglior attrice. Il decennio si chiuse con La segreta passione di Judith Hearne (1987) di Jack Clayton (che già la diresse nel 1964 in Frenesia del piacere), affiancata da Bob Hoskins, per cui ricevette il BAFTA alla miglior attrice. Nel 1990 vinse il Tony Award come miglior attrice per lo spettacolo teatrale Lettice and Lovage. Nel 1991 Steven Spielberg le affidò il ruolo di Wendy Darling nel film Hook - Capitan Uncino, affiancata da Dustin HoffmanRobin WilliamsJulia RobertsBob Hoskins e Glenn Close. Ma venne soprattutto ricordata per la sua presenza nel celebre film Sister Act - Una svitata in abito da suora (1992) e nel sequel Sister Act 2 - Più svitata che mai (1993), in entrambi i quali interpretò la Madre Superiora del Convento, a fianco di Whoopi Goldberg nei panni di una scatenata (e improvvisata) suora. Interpretò poi famosi film come Riccardo III (1995), Il club delle prime mogli (1996), Washington Square - L'ereditiera (1997), Amori e ripicche (1998) e chiuse il fortunato decennio diretta da Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1999), a fianco di Cher e di Judi Dench. Grazie a questo film vinse il suo settimo BAFTA Award. Nel 2002 fu ancora candidata agli Oscar per Gosford Park (2001) di Robert Altman. Nel nuovo millennio si fece apprezzare dalle nuove generazioni grazie all'interpretazione della professoressa Minerva McGranitt nella fortunata serie Harry Potter, in cui apparve per la prima volta in Harry Potter e la pietra filosofale (2001), seguito da Harry Potter e la camera dei segreti (2002), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il calice di fuoco (2005), Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007), e Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), che riuscì a completare malgrado fosse stata colpita da un cancro al seno. Riprese il ruolo nel conclusivo Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 (2011). Il pubblico giovane la apprezzò nei panni della severa ma buona professoressa e ricevette ottime recensioni anche dalla critica. Oltre alla saga di Harry Potter negli ultimi anni interpretò svariati film come La mia casa in Umbria (2003), che le fece guadagnare il suo primo Emmy Award come miglior attrice. Nel 2007 prese parte al film Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro e nel 2010 recitò con Emma Thompson in Tata Matilda e il grande botto. Dal 2011 fece parte del cast della serie televisiva Downton Abbey nel ruolo di Violet, Contessa Madre di Grantham. Grazie a questa interpretazione ricevette due premi Emmy, nel 2011 e 2012, rispettivamente come migliore attrice non protagonista in una miniserie e migliore attrice non protagonista in una serie drammatica. Ottenne inoltre una candidatura al Golden Globe 2012, vinse il premio nel 2013, e una candidatura al BAFTA come miglior attrice non protagonista nel 2012. La serie conquistò un grande successo, registrando ascolti altissimi in tutto il mondo. Sempre nel 2011 prestò la voce al personaggio di Lady Bluebury nel film d'animazione Gnomeo e Giulietta. Nel 2012 interpretò i film Marigold Hotel e Quartet, diretto da Dustin Hoffman, che le valse la candidatura ai Golden Globe quale miglior attrice in una commedia musicale. Nel 2015 prese parte al film The Lady in the Van di Nicholas Hytner, per il quale ottenne la candidatura al Golden Globe come miglior attrice in una commedia musicale e un'altra candidatura ai BAFTA come miglior attrice. Nell'aprile del 2019, dopo dodici anni di assenza dalle scene, tornò a recitare a teatro nella pièce di Christopher Hampton A German Life, in scena al Bridge Theatre di Londra, in cui interpretò la segretaria di Joseph GoebbelsBrunhilde Pomsel. Sempre nel 2019 reinterpretò la contessa madre Violet nel film Downton Abbey, sequel dell'omonima serie televisiva. Maggie Smith si sposò due volte: la prima nel 1967 con l'attore Robert Stephens, dal quale ebbe due figli, Chris Larkin e Toby Stephens; entrambi intrapresero la carriera di attori. Nel 1975 divorziò da Stephens e nello stesso anno si risposò con il drammaturgo Beverley Cross, morto nel 1998. Nel 1988 le fu diagnosticata la Malattia di Basedow-Graves, ma in seguito a un ciclo di radioterapia e a un intervento chirurgico, riuscì a guarire. Nel 2007 le fu diagnosticato un tumore al seno, ma lei insistette per continuare a girare le sue scene in Harry Potter e il principe mezzosangue. Nel 2009 venne data la notizia della sua completa guarigione dalla malattia. Morì  all'età di 89 anni

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