giovedì 13 marzo 2025

Siamo alle porte co’ sassi!



 Siamo alle porte co’ sassi!

Secondo il Vocabolario del Fiorentino Contemporaneo (Accademia della Crusca): “trovarsi in prossimità di una scadenza, aver pochissimo tempo a disposizione; essere molto vicino al raggiungimento di qualcosa”.
Con questa espressione dialettale fiorentina, che ha origine nel Medioevo, si vuole rappresentare l’imminenza di un evento, qualcosa che sta per accadere a breve, sottolineando così l’impellenza di affrettarsi a concludere ciò che si deve oppure avviarsi verso il luogo di destinazione prima che… Prima che chiudano le porte!

L’espressione, infatti, ci riporta alle usanze cittadine dei tempi antichi, quando, all’epoca della prima, seconda e forse sino alla terza cerchia delle mura fiorentine, la Città chiudeva le sue porte all’imbrunire. I ritardatari, per segnalare alle guardie delle porte di non chiudere i battenti, ma attendere il loro arrivo, non avendo altri espedienti se non la forza dell’ingegno, raccoglievano pietre per gettarle sulle porte e avvertire cosi di non lasciarli fuori per la notte.

Il nostro itinerario si concentra proprio attorno alle porte che son state protagoniste di questi eventi, in prossimità delle quali possiamo ammirare alcuni tra i più raffinati e importanti artigiani della città di Firenze, espressione di settori quali l’oreficeria, le lavorazioni in bronzo, la tessitura per l’arredo, la pelletteria, la calzatura e le vetrate artistiche.

Nessun commento:

Posta un commento

I due orfani

“Fratello, ti do noia ora, se parlo?”. “Parla: non posso prender sonno”. “Io sento rodere, appena…”. “Sarà forse un tarlo…”. “Fratello, l’ha...