Ogni uomo è stato un bambino
– pensate – un bel bambino.
Ora ha i baffi, la barba, il naso rosso,
si sgarba per nulla…
Ed era grazioso, ridente, arioso
come una nube nel cielo turchino.
Ogni uomo è stato un monello
– pensate – un libero uccello
tra alberi case colori.
Ora è solo un signore
fra tanti signori,
e non vola,
e non bigia la scuola.
Sa tutto e si consola
con una vecchia parola
“Io sono… Chi è?
Ditelo voi bambini ignari
che camminate con un sol piede sui binari,
e scrivete “abbasso tutti gli uomini brutti”
col gesso e col carbone
sul muro del cantone.
Ditelo voi, bambini. Egli è…
“… un gallo chioccio che fa coccodè!"
Alfonso Gatto
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