Mi è venuto in mente leggendo la biografia del signor Necchi.
Io cucio ed ho sempre cucito. Per me è fili, bottoni, stoffe e macchine da cucire sono una deformazione professionale.
Alcuni anni fa in estate ho visitato una mostra di macchine da cucire.
Erano più di cento antichissime, guardavo ogni particolare , non sarei mai venuta via. Il signore che era il collezionista (per dirvi come va il mondo) piangeva quando mi misi a fargli i complimenti per la sua collezzione. Mi disse che ai suoi figli e nipoti non gli interessavano, anzi li ritenevano ferri vecchi....e se se ne fosse sbarazzato quanto prima gli avrebbe fatto un piacere, avrebbero acquistato molto posto in cantina o soffitta. Disse che la teneva ancora pochi anni e poi l'avrebbe donata ad un museo o comune. Beh mi fece un po' pena!!! aveva accumulato quella collezione in tanti anni e invece di gioia provava delusione e dispiacere.
Io per esempio sono fissata con i libri delle scuole elementari e ne ho collezionati + di 100. ogni tanto ne guardo uno e vedo se trovo qualcosa da postare. Poi al libro metto un cellofan con la data dell'edizione quacuno è degli inizi del 900. Cercherò delle scatole e li porterò in cantina quando li ho ripassati tutti. E come quel signore delle macchine da cucire mi dico, Chissà saranno buttati al macero!!! Però io non piango perchè ho gioito molto tutte le volte che ne ho travato uno.
Lucia
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