Mamma, c'è un canto della fanciullezza
che mi dicevi. ..e non ricordo più,.
era un canto d'amor pien di tristezza. ..
Se lo rammenti, al tuo figliuolo stanco
da tante lotte e da tanti dolor
cantalo, o mamma, ed il capo bianco
cantando posa qui, contro il mio cuor.
Così, guardando i rari tuoi capelli
che l'ansia del!' attesa incanutì,
ad uno ad uno io rivivrò i più belli
istanti di un passato che svam'.
Mamma, ricorda! "C'era una foresta,
c'era una donna e c'era un cavalier,.
un grido, un pianto e... poi".
La storia mesta
più non afferra il tuo stanco pensier?
Oh meglio, meglio che il canto lontano
tu pure, o mamma, non rammenti più!
Triste indugiarsi e richiamare invano
i dolci sogni del tempo che fu.
Guido Rubetti
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