domenica 13 ottobre 2024

IL BAOBAB

Nome originario è adansonia, ovvero il baobab, chiamato dagli Africani "Albero Magico", "Albero Farmacista" e "Albero della Vita". Il nome baobab deriva dall’arabo “bu- hibab” (il frutto dai molteplici semi). È una delle piante più fantastiche e bizzarre che Madre Natura abbia creato. Emerge solitario dalle piatte savane africane, di cui sopporta il torrido caldo estivo e la siccità, affonda le radici nella terra e, malgrado le condizioni climatiche estreme, raggiunge dimensioni incredibili. Per resistere alla siccità, fa provvista della poca acqua piovana che cade sul proprio tronco poroso, perde molto presto le foglie e, nella stagione secca, arresta quasi completamente le proprie attività vitali, come andasse in letargo. Non teme gli incendi, perché mentre intorno tutto brucia, la sua corteccia è ignifuga. Esso ha la proprietà di auto-rigenerare i tessuti della corteccia. Il baobab produce molto legno, ma per la sua caratteristica porosa e tenera non è utilizzabile. I vecchi tronchi tendono a svuotarsi all’interno, ma anche l’uomo con facilità riesce a scavarli facendo di queste cavità cisterne per l’acqua piovana o magazzini. La corteccia viene adoperata per fabbricare corde, tessuti, materassi, cappelli ed altro. Questo gigante del deserto fornisce agli uomini nutrimento ed anche rimedio a molti disturbi e malattie grazie ai frutti, ricchi di vitamine ed alle foglie, mangiate in insalata. I fiori sono odorosi e schiudono di notte. L’aspetto del baobab, i luoghi selvaggi dove vive, la smisurata grandezza del tronco, lo hanno rivestito di bellezza e di fascino, esso che sembra unire il cielo e la terra, in tutti i tempi, simbolo dell’Africa. Albero generoso, perché tutto di sé dona alla sua gente, da alcune tribù, viene considerato dimora delle divinità.

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