Un bambino è di nuovo qualcos'altro. Si sveglia
nel pomeriggio e in un istante è pieno di parole,
in un istante sta canticchiando, in un istante caldo,
luce istantanea, oscurità istantanea.
Un bambino è Giobbe. Hanno già scommesso su di lui
ma lui non lo sa. Si gratta il corpo
per piacere. Niente fa ancora male.
Lo stanno addestrando a essere un lavoro educato,
per dire "grazie" quando il Signore ha dato,
per dire "Prego" quando il Signore ha portato via.
Un bambino è vendetta.
Un bambino è un missile per le generazioni future.
L'ho lanciato: sto ancora tremando.
Un bambino è un'altra cosa ancora: in una piovosa giornata primaverile
intravedere il Giardino dell'Eden attraverso il recinto,
baciandolo nel sonno,
udendo passi sugli aghi di pino bagnati.
Un bambino ti libera dalla morte.
Bambino, Giardino, Pioggia, Destino.
Yehuda Amicha
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