Sulla chiesa del vespro ora cadente
Salir m'è grato una rimita altura
Dove il ciel s'apre, e in tremulo fuggente
Raggio s'oblia, mentre già il pian s'oscura.
Salir m'è grato una rimita altura
Dove il ciel s'apre, e in tremulo fuggente
Raggio s'oblia, mentre già il pian s'oscura.
Pallido raggio, il cor l'ama e vi sente
Un tepor blando, una dolcezza pura,
Quasi un profumo di letizie spente
Che s'involi al sapor della natura.
Tacito allora il ciel guardo se d'una
Stella s'allieta, poi che il di vien manco,
Nè il vel dell'infinito ancor lo imbruna.
E allor che il lume suo fido m'appare,
A te vola, o gentil, l'animo stanco
E l'ultim'ore del tramonto ho care .
Lo stesso.
Un tepor blando, una dolcezza pura,
Quasi un profumo di letizie spente
Che s'involi al sapor della natura.
Tacito allora il ciel guardo se d'una
Stella s'allieta, poi che il di vien manco,
Nè il vel dell'infinito ancor lo imbruna.
E allor che il lume suo fido m'appare,
A te vola, o gentil, l'animo stanco
E l'ultim'ore del tramonto ho care .
Lo stesso.
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