Emozionarsi ancora,
nella terza età non è impossibile:
basta avere un cuore fanciullo
e guardare tutto quello che ci circonda
con gli occhi di bambino.
Emozionarsi ancora,
osservando lo spuntar
delle prime margherite
quando l'inverno è ancora presente;
le prime verdi e tenere foglioline;
le gemme in odor di fioritura;
il cielo stellato
con la sua straordinaria scenografia.
Emozionarsi ancora,
ascoltando il vento chiacchierino
che intona la sua canzone novella;
guardando le onde del mare
scivolare sugli scogli purificatori;
udendo le grida di bimbi
che giocano la loro verde stagione.
Emozionarsi ancora,
nel tenersi per mano
o guardarsi negli occhi
o nel fare l'amore
con la donna amata
tremando dall'emozione
come fosse la prima volta.
Emozionarsi ancora,
per il mistero della vita,
per un'amico ritrovato,
per un'alba color pastello,
per un tramonto color fuoco,
per una canzone ballata,
per i ricordi del passato.
Emozionarsi ancora,
per le vicende umane,
per gli oppressi,
per i derelitti,
per quella fede in Dio
che ancora ci fa piangere
davanti al Crocifisso.
Emozionarsi ancora,
mentre scrivo una poesia,
questa poesia,
dedicata a quelli
che non hanno un cuore fanciullo
e non vedono
con gli occhi di un bambino.
M.Emari.
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