Danzano i bimbi in giro,
tenendosi per mano.
lo tacito li ammiro,
seduto non lontano.
Tenendosi per mano,
danzano i bimbi in giro.
Danzano su lo spiazzo,
dinanzi de la villa,
con garrulò schiamazzo;
e a lor, ne la pupilla,
la vivida sfavilla
gioia di quel sollazzo!
Cinqu'anni ha la Geltrude
e Massimo altrettanti.
Oh all'aria saltellanti
rosee gambette ignude!
Cinqu'anni ha la Geltrude,
e Massimo altrettanti.
Su i bianchi òmeri esili
balzano i ricci d'oro;
e atteggiansi le loro
vaghe membra infantili,
per natural decòro
a gesti ognor gentili.
Né al grosso can riesce
di starsene or piu cheto:
da la sua calma egli esce,
e a gran salti, indiscreto,
scodinzolando lieto,
a i giochi lor si mesce.
Son subito al molosso
tutti i fanciulli addosso.
Due gli tiran gli orecchi;
un la coda, e sul dosso
tentan salir parecchi;
né temon ch'ei si secchi.
Anzi li lascia fare
bonario e paziente.
Ma quelli ecco repente
voglion gioco mutare,
e dansi pazzamente
su 'l prato a scorrazzare.
Par che non tocchin terra,
cotanta han leggerezza!
Il cane anch'ei si sferra
con ebbra avventatezza,
e a i panni lor si serra,
latrando d' allegrezza.
La bionda aura serena
di gai strilli è piena:
le piante verdi e chete,
che intorno fan parete,
a la gazzarra amena
sembrano assister liete.
Sembra che de i bambini
a la innocente e pura
giocondità Natura
e a lor favor s'inchini,
né i lor trastulli inquIni
d'ombra sinistra e scura.
Cosa non è che culli
l'animo increscioso
in piu blando riposo,
che assistere a i trastulli
e a 'l tripudio festoso
d'amabili fanciulli.
Ond'io la lor gaiezza
miro con tenerezza,
da 'l mio solingo scanno;
e non senza tristezza,
penso che, a lor gran danno,
uomini un di saranno.
Vittorio Betteloni
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