Una coccinella, mentre camminava sopra una foglia
d'ortensia, recitò questa preghiera:
" Signore, ti ringrazio d'avermi
fatta amare dall'uomo.
Ti raccomando, fa che io gli porti sempre
fortuna."
Il nome della coccinella deriva dal greco Kokkinòs,
termine usato per indicare il colore rosso scarlatto.
E' proprio questo uno dei motivi per cui pare che questo piccolo insetto
porti fortuna: nell'antichità, il rosso era considerato un portafortuna
sia in battaglia sia in ambito medico. A questo scopo, i dottori
dell'antica Grecia consigliavano ai malati di reumatismi di vestire
tuniche di questo colore per poter guarire più in fretta. Per eccellenza, la coccinella portafortuna è quella rossa con sette puntini disegnati sul dorso. Questi simpatici coleotteri sono animali indipendenti. Cioè, sono animali solitari che trascorrono la giornata alla ricerca di cibo, da soli. Siccome le coccinelle si nutrono di afidi e non di piante o verdure, possiamo dire che sono un insetticida naturale.
Eliminano questi pidocchi delle piante, che sono molto dannosi, senza
bisogno che gli agricoltori debbano gettare prodotti chimici sui loro
frutteti.Infatti, in alcuni luoghi, le coccinelle vengono utilizzate per controllare gli afidi e anche gli acari. Si dice che durante un’estate, una singola coccinella può mangiare fino a 1.000 prede,
quindi sono molto preziose come controllo biologico. Nei raccolti
colpiti dagli afidi, per risolvere il problema è sufficiente lasciare
libere le coccinelle.Le coccinelle sono importanti per l’equilibrio ecologico:
se riescono a tenere a bada gli afidi, non è necessario gettare
insetticidi velenosi. Ad ogni modo, sebbene siano sicure per gli esseri
umani, possono essere dannose per altri tipi di insetti o per gli uccelli che le mangiano. Le coccinelle aiutano a mantenere intatta la catena alimentare.Infine, in alcuni paesi le coccinelle sono il simbolo della buona sorte.
Sono tra gli insetti più apprezzati e più ricercati proprio perché
portano fortuna. Le coccinelle sono insetti molto positivi per la natura
e danno una grande mano all’equilibrio ecologico delle nostre zone
rurali.
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