Gatto, gattino,
il topo è in cucina.
Poi va sotto il letto,
e trova un confetto.
Il confetto è rosso,
lui scappa nel fosso.
Il fosso è profondo,
lui fa il girotondo.
Poi scappa sul muro,
ma è troppo duro.
Poi salta nel secchio
che pare uno specchio;
poi cade nell'acqua,
che spruzza e gorgoglia,
lo lava e lo sciacqua,
lo voglia o non voglia.
Ma appena lavato,
- non prima nè dopo-
il povero topo,
è bell'e affogato.
N.Orengo

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