Non domandarti – non è giusto saperlo – a me, a te quale sorte abbia dato il buon Dio, e non chiederlo agli astri; al meglio sopporta quel che sarà: se molti inverni ancor ti conceda o ultimo questo che contro gli scogli fiacca le onde del mare.
Sii saggia- breve è la vita- rinuncia a speranze lontane.
Parliamo e fugge il tempo geloso: carpe diem, non pensare a domani.
Orazio.
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