sabato 2 maggio 2020

Novalis


 
 

Mansfeld (Sassonia) 2 maggio 1772
Weißenfels
Germania  

Friedrich Leopold von Hardenberg,
più noto con lo pseudonimo Novalis. 
Nacque da una famiglia di piccola nobiltà terriera, assai religiosa; crebbe in un ambiente severo e misticheggiante che molto suggestionò il suo temperamento emotivo e incline alle fantasticherie, e da cui egli derivò una costante attenzione ai tempi spirituali. La sua formazione letteraria fu influenzata soprattutto dagli ambienti culturali di Jena e di Lipsia dove ebbe maestri come Johann Fichte e Friedrich Schiller e amici come i fratelli August e Friedrich Schlegel, filosofi e scrittori che gravitavano intorno alla rivista Athenaeum, organo propulsore delle idee romantiche. Dalle loro teorie Novalis trasse l’essenza del Romanticismo e la sua aspirazione alla poesia come espressione di armonia fra natura e spirito, tra finito e infinito. Un avvenimento assai importante nella vita di Novalis fu la morte (1797) della giovanissima fidanzata Sophie von Kuhn, appena quindicenne, che il poeta continuò a cantare come il mito dell’amore che non muore mai, dando origine a quel dualismo amore-morte che sarà tema dominante della poesia romantica. Se l’attività letteraria e poetica fu dominante nella vita di Novalis, egli non trascurò attività di ordine pratico: fu funzionario nell’amministrazione delle saline nel 1796 e in quella delle miniere di Weissenfels-Saal nel 1800, ma purtroppo la sua vita fu breve e nel 1801 morì, sopraffatto dalla tisi che aveva sempre minato la sua fragile costituzione fisica.

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