- in memoria della tragedia di Marcinelle
La "Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo" è stata istituita nel 2001 per ricordare una delle più dolorose pagine della storia dell’emigrazione e del lavoro del nostro Paese.
LA TRAGEDIA DI MARCINELLE
L’8 Agosto 1956, era un mercoledì, 275 uomini scesero nelle miniere Bois du Cazier di Marcinelle. Le gabbie degli ascensori avevano distribuito le squadre nei vari piani, a quota 765 e 1.035. Un carrello, uscito dalle guide, urtò contro una trave d’acciaio, tranciando un cavo dell’alta tensione, una conduttura dell’olio e un tubo dell’aria compressa.
Subito divampò l’incendio e le fiamme si propagarono immediatamente. Solo 13 lavoratori sopravvissero.
Le vittime furono 262 di cui 136 italiani, il più giovane di 14 anni e il più anziano di 53 anni.
Molti degli italiani morti erano calabresi provenienti da tutte le province, che come moltissimi altri erano alla ricerca di una vita migliore e più dignitosa. La tragedia fu immane e per la prima volta fu seguita da vicino dalla televisione.
Il lutto colpì 248 famiglie e lasciò 417 orfani.
Il processo che seguì si concluse con l’assoluzione dei dirigenti della società mineraria e la responsabilità fu attribuita all'addetto alla manovra del carrello, un italiano anch'egli morto nel disastro. La tragedia colpì la comunità italiana e fece conoscere a tutti le condizioni proibitive del lavoro nelle miniere.
Il governo italiano, incalzato dalle opposizioni, fu costretto a bloccare le vie ufficiali dell’emigrazione verso il Belgio. (dal web)
Nessun commento:
Posta un commento