giovedì 14 marzo 2019

Rivedo spesso ...

 

Rivedo spesso ...

Vedo spesso sotto le palpebre chiuse
Di notte, i miei vecchi mulini costruiti con mattoni rosa,
Le corti tutte imbalsamate dai fiori di tiglio,
Questo vecchio ponte in granito costruito da mio nonno,
Le nostre fontane, campi, boschi, cari tombe,
Il cielo della mia infanzia dove volano le colombe,
Le grandi stuoie di erba dove sono stato camminato
Toddler, la casa ridente dove sono nato
E i sentieri folti, scavati come gole,
Chi conduce così allegramente alla mia bella Font-Georges,
A chi sono collegati i miei ricordi più dolci.
E la sua cenere di montagna, il suo salotto di alto pioppo,
La sua primavera è così fredda dalla schiuma impreziosita
Dove sono andato a bere con mia sorella Zélie,
Li vedo di nuovo; Vedo i buoni vecchi vignaioli
E le api dorate che volano sulle nostre fronti,
Il frutteto pieno di uccelli, canzoni, mormorii,
I peschi del vigneto con le loro pesche mature,
E sento vicino a noi arrampicarsi sulla collina
Il felice abbaiare del mio cane Calisto!

Theodore de Banville, settembre 1841

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