Giovani, fermatevi un momento e osservate chi porta più anni sulle spalle.
Ogni ruga è memoria, ogni gesto è esperienza, ogni parola nasce da una vita intera.
È vero: a volte i "meno giovani"rompono, insistono, si lamentano o sembrano superati dai tempi.
Ma è proprio in quei momenti che si misura la vostra educazione, quella che vi hanno trasmesso i genitori: saper ascoltare anche quando è difficile, rispettare anche quando è faticoso, ricordare che chi oggi vi sembra pesante un tempo ha costruito il mondo in cui vivete.
Rispetto non significa sottomissione, né debolezza.
Rispetto è riconoscere la storia che cammina davanti a noi, è imparare da chi ha visto più stagioni di vita, è accogliere la saggezza che arriva anche con l’irritazione, la ripetizione o la stanchezza.
Chi sa onorare l’età degli altri dimostra di essere già cresciuto dentro.
E chi cresce davvero, sa anche perdonare, comprendere e sorridere di fronte ai piccoli fastidi, perché la maturità non si misura negli anni, ma nella capacità di riconoscere il valore nascosto in ogni vita.
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