martedì 31 agosto 2021

Dio si serve....

 

Dio si serve della solitudine per insegnare
la convivenza,

si serve della rabbia per mostrare
l'infinito valore della pace,

si serve del tedio per sottolineare
l'importanza dell'avventura e
dell'abbandono.

Dio si serve del silenzio per fornire
un insegnamento
sulla responsabilita' delle parole,

si serve della stanchezza perche'
si possa comprendere
il valore del risveglio,

si serve della malattia per
sottolineare la benedizione della salute.

Dio si serve del fuoco per impartire
una lezione sull'acqua,

si serve della terra perche' si
comprenda il valore dell'aria,

si serve della morte
per mostrare l'importanza della vita...


(P. Coelho)

Nella vita..


 

Quelli che sognano.....


 

Maria Montessori

(Chiaravalle, 31 agosto 1870Noordwijk aan Zee, 6 maggio 1952)

 è stata una pedagogista, filosofa, medico, scienziata, educatrice

Figlia di Alessandro Montessori e Renilde Stoppani , nasce in un'abitazione al civico 10 di Piazza Mazzini a Chiaravalle. Pochi anni dopo si trasferisce, con tutta la famiglia, a Roma, divenuta da poco capitale. Fin dai primi anni di studio manifesta interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia, una circostanza che le causerà contrasti con i genitori, i quali avrebbero voluto avviarla alla carriera di insegnante. Andando contro le aspettative familiari, si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'Università "La Sapienza" scelta che la porterà a diventare una delle prime donne a laurearsi in medicina (nel 1896) dopo l'unità d'Italia. Dopo la laurea, è attiva negli ospedali romani e nel movimento della Lega nazionale per la cura e l'educazione dei deficienti. Ottiene quindi la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'università, in collaborazione con Giuseppe Montesano, dedicandosi al recupero dei bambini con problemi psichici, da lei definiti anormali. Il lavoro in clinica la porta ad entrare materialmente in contatto con gli ambienti scientifici di Inghilterra e Francia. Attira inoltre la sua attenzione il lavoro svolto da Itard e il suo collaboratore, Edouard Seguin (1812-1880), riguardo alla possibilità di inserimento nella comunità dei bambini anormali, attraverso un percorso di educazione adeguato. Contribuisce con il suo impegno all'emancipazione femminile ed è rimasto famoso un suo intervento al Congresso femminile di Berlino nel 1896. Partecipa anche al successivo congresso di Londra (1899). Nel 1898 presenta a Torino, al congresso pedagogico, i risultati delle sue prime ricerche e dopo breve tempo, diventa direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma. Con lo spostamento dei suoi interessi sul lato dell'educazione, decide di rinnovare le sue basi culturali laureandosi in filosofia. Nel 1904 consegue la libera docenza in antropologia ed ha dunque l'opportunità di occuparsi dell'organizzazione educativa degli asili infantili. A tal fine, nel 1907, a San Lorenzo, apre la prima Casa dei Bambini, in cui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia: Il metodo della pedagogia scientifica, volume scritto e pubblicato a Città di Castello (Perugia) durante il primo corso di specializzazione (1909). Il testo viene tradotto e accolto in tutto il mondo con grande entusiasmo. Al suo arrivo negli Stati Uniti, nel 1913, il New York Tribune la presentò come the most interesting woman of Europe (la donna più interessante d'Europa). Da quel momento, il suo metodo avrebbe riscosso un buon interesse nel Nord America, col tempo poi affievolitosi, fino al ritorno in auge sostenuto da Nancy McCormick Rambusch, fondatrice, nel 1960, della Società Montessori Americana. Dal successo dell'esperimento romano nasce il movimento montessoriano, dal quale nel 1924 avrà origine la scuola magistrale Montessori e l'"opera Nazionale Montessori", eretta, quest'ultima, in Ente Morale e volta alla conoscenza, alla diffusione, all'attuazione e alla tutela del suo Metodo. Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria. Nel 1929 viene fondata l'Associazione Montessori Internazionale (A.M.I.).Nei primi anni trenta incontra incomprensioni e crescenti difficoltà da parte del regime fascista che aveva tentato di farne uno strumento di propaganda politica e nazionalistica e soprattutto da parte del regime nazista che fece sì che la sua immagine e i suoi libri venissero dati alle fiamme prima a Berlino e poi a Vienna.Nel 1933 esce "La pace e l'educazione", ma la Montessori è ormai emarginata dalla cultura fascista.Nel 1933 Maria e il figlio Mario Montessori decidono di dimettersi dall'Opera Nazionale, che in pratica verrà definitivamente chiusa dal fascismo nel 1936, insieme alla "Scuola di metodo" operante a Roma dal 1928. A causa degli ormai insanabili contrasti con il regime fascista era stata costretta ad abbandonare l'Italia, nel 1934. Grazie all'impulso datole da Maria Jervolino e Salvatore Valitutti, l'Opera Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffondendo la conoscenza e l'attuazione del Metodo.A causa di una grave crisi finanziaria ed organizzativa ne fu commissariata la gestione fino al 1986, quando, completamente risanata, riacquistò la propria fisionomia statutaria che ancor oggi la caratterizza.Maria Montessori muore il 6 maggio 1952 nella città di Noordwijk in Olanda dove si era stabilita.


sabato 28 agosto 2021

28 agosto Sant' Agostino


 

Signore mio Dio, mia unica speranza

 


Signore mio Dio, mia unica speranza,
esaudiscimi e fa sì che non cessi di cercarti per stanchezza,
ma cerchi sempre la tua faccia con ardore.
Dammi Tu la forza di cercare,
Tu che hai fatto sì di essere trovato
e mi hai dato la speranza di trovarti
con una conoscenza sempre più perfetta.
Davanti a Te sta la mia forza e la mia debolezza:
conserva quella, guarisci questa.
Davanti a Te sta la mia scienza e la mia ignoranza;
dove mi hai aperto ricevimi quando entro;
dove mi hai chiuso, aprimi quando busso.
Fa’ che mi ricordi di te, che comprenda te, che ami te.
Aumenta in me questi doni.
Sant'Agostino

Ti chiederanno.....



 

Proverbio di oggi 28 agosto


 

E crescendo impari.



“E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,…
non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…,
la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose….
…e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità”.
Richard Bach. scrittore Statunitense 1946

venerdì 27 agosto 2021

Preghiera della sera🙏

 


Signore, mi ricordo di tutto,
non posso dimenticarmi di te,
della tua tenerezza.
Aprimi al tuo silenzio,
tutto ciò che ho dimenticato
sussurralo al mio orecchio.
Non vorresti confidarmi ciò
che mi rende fedele a te;
non vuoi che la mia carne
ritrovi il ricordo
della tua mano stretta nella mia?
Nel più profondo di me incidi
con tutto il tuo fuoco
la meraviglia del tuo amore,
della tua gloria.
Allora la mia vita si risveglierà
e il mio amore saprà ricordarsi,
e vedrai tutto il mio essere
ardere della Parola di gioia
e correre davanti ai fratelli
per cantare il suo Signore
e lodare il mio Dio.
- Pierre Griolet -

Il ricco...


 

Nasciamo......


 

Alcune volte.......


 

La gioventù non è un periodo della vita:

 

La gioventù non è un periodo della vita: è una forma del pensiero, è una condizione della volontà, una facoltà dell’immaginazione, una forza pura dei sentimenti, un predominio del coraggio sulla timidezza e della aspirazione di avventura sull’amore di comodità.
Nessuno diviene vecchio semplicemente perché vive un certo numero di anni : gli individui invecchiano solo perché disertano i loro ideali.

Gli anni rendono rugosa la pelle, ma rinunciare all’entusiamo rende rugosa l’anima.

Preoccupazione, dubbio, mancanza di fiducia, paura e disperazione, fanno piegare il capo e rigettare nella polvere lo spirito che vuole elevarsi.

Sia a sessant’anni che a sedici, vi è nel cuore di ogni essere umano l’amore per la meraviglia, la dolce sorpresa delle stelle e delle cose e dei pensieri che assomigliano alle stelle, indomabile sfida agli eventi, l’inesauribile giovanile appetito per il "poi" e la gioia del gioco della vita.

Siamo giovani quanto la nostra fede, vecchi quanto il nostro dubbio; giovani quanto la fiducia di noi stessi, vecchi quanto la nostra paura; giovani quanto la nostra speranza, vecchi quanto la nostra delusione.

Rimarrete giovani finché il vostro cuore sarà recettivo ai messaggi di bellezza, gioia, coraggio, grandiosità e forza della natura, dall’uomo e dall’infinito.

Quando tutto sarà a terra, quando il più recondito angolo del vostro cuore sarà ricoperto dalla neve del pessimismo e dal ghiaccio del cinismo, allora e solo allora sarete veramente vecchi.

(Samuel Ullman)

Il cuore è........


 

Da dove siamo nati?


 

Un'amicizia profonda è ...

Un'amicizia profonda è come un arcobaleno.

Quando si combinano le giuste

quantità di gioia e di lacrime,

il risultato è un ponte colorato tra due cuori.

(Anonimo)

 

Buona serata



Sorridi.
Potrebbe essere il raggio di sole
di cui ha bisogno qualcuno
in una serata
altrimenti tempestosa.
(Anonimo)

giovedì 26 agosto 2021

il POETA di Oggi Guillaume Apollinaire

Ella passa radiosa.
Ella passa radiosa, come la notte
Di climi tersi e di cieli stellati;
Tutto il meglio del buio e del fulgore
S'incontra nel suo sguardo e nei suoi occhi
Così addolciti a quella luce tenera
Che allo sfarzo del giorno nega il cielo.
Un'ombra in più, un raggio in meno, avrebbero
Guastato in parte la grazia senza nome
Che ondeggia sulla sua treccia corvina
O dolcemente le illumina in volto,
Dove pensieri limpidi e soavi
Pura svelano e preziosa la dimora.
Su quella guancia, sopra quella fronte,
Così dolci, serene ma eloquenti,
I sorrisi avvincenti, i colori accesi
Parlano di giorni volti al bene,
Di un animo che qui con tutto è in pace,
Di un cuore che ama innocente!

Guillaume Apollinaire

Madonnina........


 

Leggete......


 

Proverbio


 

Agosto

 


Controluce a un tramonto
di pesca e zucchero.
E il sole all’interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
La pannocchia serba intatto
il suo riso giallo e duro.
Agosto.
I bambini mangiano
pane scuro e saporita luna.
 
Federico Garcia Lorca

26 agosto Sant Alessandro di Bergamo

 


Martire
sec. IV
Patronato: BergamoEtimologia:
Alessandro = protettore di uomini, dal greco

Emblema: Palma

Alessandro, patrono della città di Bergamo, è raffigurato tradizionalmente in veste di soldato romano con un vessillo recante un giglio bianco. Il vessillo sarebbe stato quello della Legione Tebea comandata da s. Maurizio (legione romana composta secondo la leggenda da soldati egiziani della Tebaide) nella quale Alessandro sarebbe stato secondo gli Atti del martirio, comandante di centuria. La legione romana utilizzata in prevalenza in oriente, venne spostata nel 301 in occidente per controbbattere gli attacchi dei Quadi e dei Marcomanni. Durante l'attraversamento del Vallese alla legione fu ordinato di ricercare i cristiani contro i quali era stata scatenata una persecuzione. I legionari, cristiani a loro volta, si rifiutarono e per questa insubordinazione vennero puniti con la decimazione eseguita ad Agaunum (oggi S. Moritz). La decimazione consisteva nell'uccisione di un uomo ogni dieci. Al perdurare del rifiuto dei legionari di perseguitare i cristiani, fu eseguita una seconda decimazione e quindi l'imperatore ordinò lo sterminio. Pochi furono i superstiti, tra cui Alessandro, Cassio, Severino, Secondo e Licinio che ripararono in Italia. A Milano Alessandro fu però riconosciuto e incarcerato, dove rifuta di abiurare. In carcere riceve la visita di s. Fedele e del vescovo s. Materno. Proprio s. Fedele riesce a organizzare la fuga di Alessandro, che ripara a Como, dove fu nuovamente catturato. Riportato a Milano fu condannato a morte per decapitazione, ma durante l'esecuzione ai boia si irrigidivano le braccia. Fu allora nuovamente incarcerato. Riuscì nuovamente a fuggire e raggiunse Bergamo passando per Fara Gera d'Adda e Capriate. A Bergamo fu ospitato dal principe Crotacio, che lo invitò a nascondersi, ma Alessandro iniziò a predicare e a convertire molti bergamaschi, tra cui i martiri Fermo e Rustico. Fu perciò scoperto e nuovamente catturato, la decapitazione venne eseguita pubblicamente il 26 agosto 303 nel luogo ove oggi sorge la chiesa di S. Alessandro in Colonna. Probabilmente Alessandro fu effettivamente un soldato romano, originario o residente a Bergamo, torturato e ucciso per non avere rinunciato alla propria fede cristiana.


Autore:
Maurizio Misinato

mercoledì 25 agosto 2021

🙏Madonna degli Angeli🙏

 



Madonna degli Angeli, dei cieli Regina,
raggiante di grazia, di luce divina,
fra inni e fra cantici a te noi veniamo
a te Madre cantiamo di Cristo Signor.
Tu sei, fra le vergini, la Vergine sposa
il giglio dei cantici, la mistica rosa.
Tu l'astro che tremula nel ciel mattutino
sul nostro cammino la stella del mar.
A Santo Francesco di piaghe insignito,
mettesti nell'animo lo zelo infinito;
con cuore materno facesti a lui dono
del grande Perdono per ogni fede
AVE, SIGNORA SANTA
Madre del Redentore e della Chiesa,
guidaci sui sentieri della pace,
e fa che nella fede ritroviamo
Cristo che è verità, che è vita e via.
 
Amen🙏

Rosso

 

Del rosso abbondante in strade morenti
del rosso di cuori che non vedono sole
del rosso di sole che non vedono cuori
di cuori al macello
di albe infuocate da spari di cielo
di rosso del sangue di fuochi
di giochi
di rosso del sangue d’una vita
che nasce
di rosso della madre che muore
di rosso annerito da miniere e sudori
del rosso del vino che ha sconfitto
la vita
del rosso del vino che ubriaco di te
del rosso di palco di sera da sballo
di rosso d’amore a volte al tuo fianco
del rosso tramonto che scambia
i miei giorni
del giorno che vita che mi riporta a te
del rosso di luce di quadri d’autore
di rosso di fiamma al camino che scalda
del rosso di croce quand’è solidale
di rosso che brucia ma non porta calore
di rosso d’un fiore per errore raccolto
di rosso di viscere di lava
alla terra che lava
di rosso chiarore che esplodendo non vedi
di rosso che vesti quando svesti il pudore
di rosso di labbra che apri alle labbra
del rosso ferita al tuo ventre e così
la mia vita comincia

Beppe Costa

Ultime

 

Ho creduto di fare
qualche volta di dare
sognato viaggi
cambiare qualcosa
almeno dentro di me

Ho creduto d’amare
qualche volta di vivere
vedo sempre partire
tanti pezzi di cuore
che vanno dentro e fuori
umanità folle o corrotta
forse solo impazzita

Il rifugio nei libri
che sembrano sparire
la poesia che muore
come muore il paesaggio
anche dentro di me

L’estate porta con sé
ancora una volta
gli ultimi beni rimasti
gli ultimi che hanno tentato
d’insegnarmi a vivere

Beppe Costa

Beppe Costa 📖 🖋


pseudonimo di Concetto Costa
Pubblica il primo volume di poesie nel 1970 (Una poltrona comoda, Giuseppe Di Maria editore), caratterizzato, come gli altri che seguiranno, dal tema dell'amore e dall'anticonformismo. Pubblica con Vincenzo Muglia di Catania due guide turistiche, una a livello locale, Catania, Guida ai monumenti e l'altra a livello regionale, Sicilia, Guida ai monumenti. Traduce tre libri del drammaturgo Fernando Arrabal. Nel 1978 conosce il poeta Dario Bellezza col quale inizierà letture di poesia e presentazioni in giro per l'Italia, utilizzando ogni luogo sia disponibile: piazze, bar, librerie, teatri. ubblica altre raccolte di poesie e riceve il premio "Akesineide" per Fatto d'amore e Canto d'amore. Nel 1989, vince il premio Alfonso Gatto con la raccolta Impaginato per affetto. La prefazione è di Giacinto Spagnoletti, apprezza positivamente la poesia di Beppe Costa, in cui si esprime mirabilmente il male di vivere e cioè, il bisogno di amare e la difficoltà di armonizzare questo con la realtà altra del mondo. Il libro verrà presentato in diverse scuole, comuni dallo stesso Spagnoletti e, a Roma, da Giorgio Bassani. Sue poesie sono state lette dagli attori Lina Bernardi, Arnoldo Foà, Viviana Piccolo, Sara Pusceddu e Valeria Di Francesco e musicate, fra gli altri, da Giovanni Renzo, Andrea Guerra, Nicola Alesini, Giuliano Perticara, Mario Pettenati, Gianluca Attanasio. Affascinato dalle innovazioni musicali, registra un cd con Giovanni Renzo. Questa esperienza lo porta velocemente a realizzare poesia visiva in video con foto e musica principalmente di Giuseppe Natale, René Aubry e Alessandra Celletti. Inaugura, con Beatrice Niccolai, nel 2008 la rassegna di Massa Malaspinarte.Nel 1976 fonda la casa editrice Pellicanolibri, promuovendo nella sua attività di editore artisti schivi, scomodi o emarginati. Riscopre e pubblica le favole di Luigi Capuana: Si conta e si racconta, Pellicanolibri, 1989; ed un volume che Federico De Roberto ha dedicato alla sua città, Catania. Pubblica inoltre i testi tradotti del filosofo contemporaneo francese Gaston Bachelard. Da un incontro con Jodorowsky, nasce l'idea di pubblicare il libro sul "Movimento Panico" un movimento surrealista fondato dallo stesso Jodorowsky insieme a Fernando Arrabal e Roland Topor. Nel 1980 traduce e pubblica l'opera prima dello scrittore Manuel Vázquez Montalbán, Manifesto subnormale. Sarà inoltre editore di Luce d'Eramo, Alberto Moravia, Dario Bellezza, Goliarda Sapienza, Arnoldo Foà, Angelo Maria Ripellino.Dal 1982 con il poeta Dario Bellezza dà vita alla collana Inediti rari e diversi con lo scopo di segnalare autori emarginati dalla società letteraria italiana come Anna Maria Ortese. Dal 1992 Pellicanolibri diventa una grande libreria all'estrema periferia di Roma. Qui verranno autori d'ogni parte d'Italia e non solo. Dal 2010 è curatore, per la regione Lazio, della “collana poetica itinerante” di Thauma Edizioni Dal 2013 cura, insieme a Stefania Battistella, la collana Inediti rari e diversi della Seam Edizioni, traducendo anche un altro testo teatrale di Fernando Arrabal e per la prima volta in italiano le poesie di Naim Araidi. Con l'autore, di nuovo in Italia, avrà una serie di incontri in scuole pubbliche e associazioni. Ristampa nel 2013 le poesie Colosseo di Dario Bellezza, (ISBN 9788881795161) già pubblicate con Pellicanolibri, contribuendo all'edizione degli Oscar Mondadori nel 2015, curata da Roberto Deidier, e l'ultima raccolta di poesie di Ferruccio Brugnaro.Nel 1986 riesce insieme ad Adele Cambria a fare applicare per la prima volta la legge Bacchelli in favore di Anna Maria Ortese.

L'Arroganza...


 

preghiera Lakota


 

"La pace non è assenza di guerra"

 

"La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia."
"La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri."
"Non c'è mai stata una buona guerra e una cattiva pace."
"La violenza non è forza ma debolezza."
"Nessuna civiltà potrà essere considerata tale se cercherà di prevalere sulle altre."
"Il soldato prega più di tutti gli altri per la pace, perché è lui che deve patire e portare le ferite e le cicatrici più profonde della guerra."
“In pace i figli seppelliscono i padri, mentre in guerra sono i padri a seppellire i figli.”
“Quando i ricchi si fanno la guerra tra loro, sono i poveri a morire.”

 

martedì 24 agosto 2021

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE, PADRE BUONO

 
Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male.
Amen.
Papa Francesco.

 

pensiero del giorno......


 

Chi semina.....


 

Lavinia Fontana

File:Lav Fontana Autoritratto.jpg
(autoritratto)
è stata una pittrice italiana del tardo manierismo.

Lavinia era figlia del pittore manierista Prospero Fontana, nella cui bottega poté attingere, accanto agli insegnamenti del padre, ad una vasta gamma di esperienze pittoriche, sia emiliane (dal Parmigianino a Pellegrino Tibaldi) che venete (Veronese, Jacopo Bassano), lombarde (Sofonisba Anguissola) e toscane. Presso il padre poté anche frequentare i Carracci (Ludovico, Agostino e Annibale), poco più giovani, ma che non mancarono di influire su di lei. Si narra che, ricevuta dal pittore Giovan Paolo Zappi la richiesta di sposarlo, la già attempata (25 anni) Lavinia pose la condizione di poter continuare a dipingere. Zappi accettò la cosa, tanto che rinunciò in pratica a lavorare in proprio ed assunse il ruolo d'assistente della moglie. Lavinia Fontana acquistò ben presto, già a Bologna, fama come ritrattista, distinguendosi soprattutto per l'accuratezza dei particolari, come abbigliamento e acconciature, nelle figure femminili. Ma, a differenza di altre artiste, Lavinia non fu monocorde e nella sua opera si incontrano spesso anche soggetti mitologici, biblici e sacri. Le prime commesse pubbliche che ottenne furono, nel 1584, la Madonna Assunta di Ponte Santo e i santi Cassiano e Pier Crisologo (Imola, Palazzo comunale) e un dipinto dell'Assunzione della Vergine per una chiesa bolognese.

Minerva in atto di abbigliarsi, 1613, Galleria Borghese, Roma

Ma i successi maggiori le giunsero a Roma dove fu chiamata, pare vincendo una certa sua riluttanza e grazie ai maneggi del marito, dal nuovo papa Gregorio XIII, suo conterraneo, e si trasferì stabilmente nel 1603. Grazie a tale alta protezione, Lavinia eseguì innumerevoli lavori per l'entourage della corte papale (nobiltà romana e rappresentanze diplomatiche) tanto da essere soprannominata «la Pontificia Pittrice». Lavinia aveva già eseguito nel 1599 il dipinto della Visione di san Giacinto per il titolo cardinalizio di Santa Sabina. E proprio nella Basilica di San Paolo fuori le mura poco dopo il suo arrivo a Roma dipinse una Lapidazione di Santo Stefano (1604), opera che le valse critiche per le sproporzioni delle figure umane e che andò perduta in un incendio nel 1823. Ma anche nella sede papale la maggior mole di lavoro che Lavinia Fontana riuscì a svolgere, nonostante il notevole peso delle incombenze domestiche (Lavinia partorì undici figli, di cui otto morirono prematuramente), riguarda i ritratti di diplomatici, personalità e, soprattutto, di nobildonne, tanto da far poi scrivere all'abate Luigi Lanzi che «divenne pittrice di Gregorio XIII; e più che da altri fu ambita dalle dame romane, le cui gale ritraea meglio che uomo del mondo». Continuò, comunque, a prodursi in altri soggetti, come la Minerva in atto di abbigliarsi (1613), oggi alla Galleria Borghese di Roma, in cui la dea vergine è sorpresa nuda nell'atto d'indossare il manto (quasi una Venere che indossi gli abiti di Minerva, come parrebbe suggerire Cupido che si gingilla con l'elmo) e guarda maliziosamente verso lo spettatore. Nell'ultimo periodo della sua vita Lavinia Fontana fu colta da una crisi mistica che nel 1613 la portò a ritirarsi in un monastero, assieme al marito. Morì a Roma nell'agosto dell'anno seguente.

 

La storia del juke-box

23 novembre 1889. L'imprenditore Louis T. Glass (1845-1924), insieme al suo socio in affari, William S. Arnold, installa nel Palais Roya...